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Lo strano caso di Malcom: ha esordito nel Brasile… con il passaporto russo

I tifosi italiani ancora oggi lo ricordano principalmente per quel suo clamoroso mancato passaggio alla Roma che vivacizzò l’estate del 2018: atteso dai giallorossi all’aeroporto di Ciampino, Malcom prese invece un altro volo, diretto a Barcellona. Da allora, tanta acqua è passata sotto i ponti. L’esterno d’attacco brasiliano, dopo la deludente esperienza in maglia blaugrana (4 reti in 24 presenze complessive), nell’estate successiva si è trasferito in Russia, accettando la ricca offerta dello Zenit. I primi due anni a San Pietroburgo sono stati condizionati dagli infortuni, ma una volta trovata finalmente continuità in campo il livello delle prestazioni di Malcom è salito sempre più. Fino alla definitiva consacrazione avvenuta nell’ultima stagione, nella quale Malcom ha trascinato lo Zenit a vincere il suo quinto titolo di fila, laureandosi perfino capocannoniere della Russian Premier Liga con 23 gol in 27 partite: un record personale per il 26enne, che era andato in doppia cifra una sola volta in carriera, quando ancora giocava nel Bordeaux. Numeri che, oltre a renderlo un possibile uomo mercato, gli hanno fatto riconquistare la Seleção: era già stato convocato in più occasioni in passato (e aveva deciso, con un gol ai supplementari, la finale che regalò l’oro olimpico al Brasile contro la Spagna a Tokyo 2020), senza tuttavia avere mai l’opportunità di scendere in campo.

Il debutto

Nonostante l’attuale scarsa visibilità del campionato russo, con le formazioni locali escluse dall’UEFA dalle coppe europee a causa dell’invasione russa in Ucraina, la grande stagione disputata da Malcom non è passata inosservata in patria: il C.T. ad interim Ramon Menezes ha infatti deciso di premiarlo facendolo debuttare nei minuti finali dell’amichevole con la Guinea. Una gara peraltro dal forte valore simbolico, con il Brasile che per la prima volta nella sua storia ha indossato una maglia tutta nera, per schierarsi al fianco di Vinícius Júnior nella battaglia contro il razzismo.

Caso internazionale

Il debutto di Malcom è diventato però un piccolo caso internazionale per un altro motivo: si è trattato del primo giocatore con passaporto russo a giocare nella nazionale brasiliana. Insieme al connazionale e compagno di squadra Claudinho, l’ex prodotto del vivaio del Corinthians aveva infatti accettato la cittadinanza russa nello scorso 24 febbraio, con tanto di passaporto consegnato dal presidente Vladimir Putin in persona. Una decisione controversa, che ha reso Malcom un giocatore potenzialmente convocabile dalla nazionale russa, ma che è stata presa dallo Zenit più che altro per tutelarsi contro quella norma della FIFA che consente ai giocatori stranieri che giocano in Russia (e in Ucraina) di sospendere il contratto con il club di appartenenza per via della guerra. Pur diventando, a tutti gli effetti, un cittadino russo, l’obiettivo di Malcom è sempre rimasto però quello di debuttare nella selezione carioca: un sogno finalmente coronato nella partita poi vinta per 4-1 dal suo Brasile contro la Guinea.

 

Alberto Farinone

Redazione Sportevai

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