Il primo passo per un ritorno innanzi tutto alla vita normale, poi eventualmente alla sua professione, quella di calciatore. Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina, ha infatti lasciato quest’oggi l’ospedale di Careggi di Firenze dove era ricoverato dall’1 dicembre scorso in seguito ad un malore accusato in campo durante Fiorentina-Inter.
Dopo aver subito un intervento tre giorni fa per l’inserimento di un defibrillatore removibile, gli esami a cui si è sottoposto nelle scorse ore hanno evidenziato un sensibile miglioramento delle sue condizioni e dunque ha fatto ritorno a casa. Forse già domani è atteso al centro sportivo Viola Park a Bagno a Ripoli per fare visita ai suoi compagni di squadra, allo staff tecnico guidato da Raffaele Palladino e ai dirigenti gigliati.
In seguito, sempre dopo consiglio medico, il defibrillatore potrà essere rimosso. E sarà una decisione molto importante per il suo futuro, visto che in Serie A le regole sono molto severe. A differenza ad esempio della Premier League, in Italia è vietato proseguire l’attività agonistica ad alto livello con un defibrillatore sottocutaneo. Dunque se Bove dovesse decidere di mantenerlo non potrebbe più giocare in Serie A, ma solo all’estero, come successo ad Eriksen.
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