“Il Giudice sportivo si è espresso sulla base della normativa esistente. Credo che si debba contrastare, in maniera sempre più significativa, la maleducazione e la mancanza di rispetto che arriva fino alla forma estrema dei cori, anche razzisti. La maleducazione spesso viene declassata in goliardia ma per me rimane un fattore importante e vale indipendentemente dal colore delle maglie. Serve perentorietà ed è una partita che dobbiamo giocare con una sola maglia, quella del decoro di tutti”.
Lo ha detto Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, a margine dell’incontro “Misure e opportunità a supporto dello sport”, sul caso Mancini, il giocatore della Roma punito con un’ammenda di 5.000 euro per aver sventolato una bandiera biancoceleste con l’effigie di un topo al centro, alla fine del derby. “Il calcio è lo specchio della società ma ho sempre pensato che dovesse essere lo specchio della parte più luminosa e non quella opaca. Dobbiamo porci il problema sistematico di migliorare; sbagliare è umano, l’importante è riconoscerlo e crescere indistintamente perché non esiste la doppia morale”, prosegue il ministro.
Infine, parlando del commissario sugli stadi, Abodi sottolinea come “stiamo predisponendo il portafoglio delle opportunità finanziarie per la selezione del 2032 con l’apertura dei cantieri nel 2027. Utilizzare l’appuntamento del 2032 è importante per accorciare i tempi e passare dalle dichiarazioni di intenti a una progettualità spinte”, conclude
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