Képler Laveran Lima Ferreira, meglio noto come Pepe, continua a far parlare di sé. Qualche settimana fa il 41enne difensore in forza al Porto era diventato il giocatore di movimento più anziano a giocare in Champions League, dopo che già nello scorso novembre – grazie a un gol siglato all’Anversa – era diventato anche il più vecchio marcatore della competizione (un record sottratto a Francesco Totti). Gloria ampiamente meritata per uno dei centrali difensivi più longevi nella storia del calcio recente, ormai da quasi 20 anni protagonista a livello internazionale, sia con le squadre club (Porto, Real Madrid, Besiktas) sia con la nazionale (terzo per numero di presenze con il Portogallo).
Pepe, tuttavia, è conosciuto anche per la sua fama da cattivo, testimoniata da tanti interventi al limite commessi nel corso della carriera e dalle innumerevoli sanzioni disciplinari: ha collezionato infatti ben 18 cartellini rossi e oltre 200 cartellini gialli. Ieri, nel corso della sfida con il Vitória Guimarães (persa dai Dragoni per 1-2), è arrivata la diciottesima espulsione in carriera: Pepe ha perso le staffe, ripetendo due volte in maniera plateale il gesto del binocolo a un guardalinee, colpevole di aver invertito una rimessa laterale. Nel bene e nel male, Pepe è sempre lui: non cambierà mai.
Alberto Farinone
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