Incoronato ormai da tutti come “Re di Coppe”, Simone Inzaghi è riuscito a conquistare per la terza volta in carriera la Coppa Italia, bissando il successo dell’anno scorso. Un trofeo con il quale l’allenatore piacentino ha sempre avuto un feeling particolare, fin dai tempi della Lazio: nella storia della competizione, infatti, soltanto Massimiliano Allegri, Roberto Mancini e Sven-Göran Eriksson sono riusciti ad alzare più volte la nostra coppa nazionale (quattro a testa).
In soli due anni alla guida dell’Inter: un risultato che lo pone al quarto posto nella classifica all time degli allenatori nerazzurri più vincenti, davanti a nomi importanti della storia interista come Eugenio Bersellini e Giovanni Trapattoni (entrambi fermi a 3), dietro soltanto a Helenio Herrera (7), Roberto Mancini (7) e José Mourinho (5). Certo, qualcuno potrebbe contestargli il fatto di non essere ancora riuscito a vincere uno Scudetto, ma tra due settimane avrà l’opportunità di portare a casa un trofeo ancora più ambito…
Nonostante la sua ancora giovane età (spesso ci si dimentica che ha soli 47 anni), è ancora in corsa per la coppa più prestigiosa, quella dalle “grandi orecchie”. Una motivazione in più, se ce ne fosse bisogno, per cercare di scrivere la storia: in caso di successo nell’ultimo atto di Champions League con il Manchester City, il 10 giugno Simone Inzaghi eguaglierebbe in tutto e per tutto Mou, anche come numero di trofei vinti con la Beneamata. Contro Haaland e compagni servirà ovviamente un’impresa, ma se c’è una cosa di cui i tifosi interisti possono essere certi è che il loro attuale allenatore sa come si vincono le finali: lo ho già fatto sette volte (su otto tentativi) in carriera, numeri che lo rendono il secondo allenatore più vincente nell’ultimo decennio di calcio italiano dopo il rivale Max Allegri. Anche a Istanbul, al cospetto del Maestro Pep Guardiola, Simone Inzaghi farà valere la legge del “Re di Coppe”?
Alberto Farinone
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