Tutto vero, l’Inter vuole tutto. In campo e fuori. Dagli obiettivi del campo a quelli del mercato, dai sogni di nuovi trofei da portare a Milano a quelli che riguardano stelle e stelline accostate con insistenza ai nerazzurri. Javier Zanetti conferma, parla senza filtri, ammicca, non smentisce. Il vicepresidente e bandiera dei nerazzurri, interpellato da Tyc Sports, è un fiume piena quando ammette che – sì – l’Inter sa davvero quel che vuole.
Prime conferme sul mercato, con Castro e Romero – due argentini, guarda caso – che sono nel mirino di Marotta: “Prima di tutto, Santi Castro sta facendo molto bene al Bologna. Sinceramente, ogni volta che gioca, al di là dei gol che può segnare, si vede che è un giocatore molto coinvolto. Oggi è un giocatore del Bologna, ma credo che i grandi talenti, soprattutto i giovani che si stanno mettendo in mostra, saranno sempre nel radar dei migliori club del mondo. Sono giovani, hanno margini di crescita evidenti e, senza dubbio, parliamo di attaccanti. Per questo, tanti club a livello internazionale lo staranno sicuramente seguendo”. Quindi su Romero: “Portare giocatori della Seleccion all’Inter? Noi abbiamo già Lautaro e questo mi rende felice. Se dovesse chiedermi di portare Romero a Milano? Non è facile, perché parliamo di giocatori molto costosi. La sostenibilità del club è una sfida per tutti, ed è un aspetto fondamentale. Ma chi non vorrebbe avere giocatori che militano nella nazionale argentina? Romero per me è un difensore completo. Ne parlavo proprio prima dell’intervista, a pranzo con alcuni amici. L’Argentina ha il lusso di avere un difensore che sa giocare, che marca, che resta concentrato e che è un leader. A me piace tantissimo. È uno di quei difensori della vecchia scuola, perché, come ho detto, è davvero completo. Per l’Argentina è fondamentale e lo ha dimostrato non solo in ogni partita, ma in ogni momento decisivo. La sua presenza e la sua personalità sono da sottolineare”.
Un altro argentino all’Inter già c’è e indossa con orgoglio la fascia di capitano: Lautaro. “Gli è pesato davvero tanto non esserci perché sente profondamente il suo impegno con la nazionale argentina. Avrebbe voluto giocare contro l’Uruguay, così come questa partita, un classico mondiale. Ma sono cose che succedono. Gli infortuni fanno parte del nostro lavoro. È toccato a Lauti, per fortuna non è nulla di grave come sembrava all’inizio. Ora l’obiettivo è recuperarlo per il finale di stagione, che per noi sarà molto intenso. Tra Champions League, campionato, semifinale di Coppa Italia e, infine, il Mondiale per Club, ci sono ancora tantissime partite da giocare”. Il Triplete è alla portata, per Zanetti: “Vinceremo il campionato? Siamo lì, siamo primi. Il Napoli è a tre punti, l’Atalanta a sei. Vincere contro l’Atalanta è stato molto importante. Mancano ancora nove partite. Come ti dicevo prima, oltre al campionato abbiamo anche altri impegni: due semifinali di Coppa Italia, e non contro chiunque, ma contro il Milan, il nostro storico rivale. Poi ci aspetta il quarto di finale di Champions League contro il Bayern. Gli impegni sono tanti. Speriamo davvero di poter raggiungere i nostri obiettivi e chiudere la stagione con un grande traguardo. Sarebbe la giusta ricompensa per l’enorme lavoro svolto dallo staff tecnico in primis e, ovviamente, da questo gruppo di giocatori che, ormai da quattro o cinque anni, dimostra continuità e qualità di gioco. Siamo concentrati su questo, cercando di arrivare fino in fondo con grandi aspettative”.
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