Doveva essere il fiore all’occhiello dell’ultima campagna di rafforzamento estiva, s’è trasformato in un caso. E rischia seriamente di diventare a tutti gli effetti un colossale “bidone”, in una sorta di ideale sprint a tre con Douglas Luiz, altro pezzo pregiato (si fa per dire) del mercato 2024 di Giuntoli, e con Dusan Vlahovic, ormai panchinaro fisso. Teun Koopmeines potrebbe essere spedito in panchina dopo aver – ancora una volta – deluso le aspettative di Motta e dei tifosi a Como. La Juve si aspettava tanto da lui, che invece raramente ha inciso. Anzi, molte volte è sembrato trotterellare in campo, non incidendo come sarebbe stato lecito attendersi.
Contro il PSV, Koop potrebbe lasciar spazio a giocatori più in forma. E Tuttosport si interroga sul “mistero” rappresentato dalle prestazioni in declino dell’ex atalantino. Impietoso il raffronto con la scorsa stagione, soprattutto in alcuni fondamentali. A partire dai tiri in porta: “Con l’Atalanta la percentuale di gol sui tiri totali era del 22%, quella in bianconero si aggira invece intorno al 3%. Basti pensare che Teun (1 gol e 3 assist fin qui), a questo punto della stagione un anno fa era già a quota 6 reti e 3 assist. Per non parlare delle statistiche sulle palle recuperate, scese in media del 48%”. E non è finita: “A preoccupare poi è l’attitudine palla al piede: da nono miglior giocatore della Serie A per passaggi chiave riusciti, oggi l’olandese si ritrova al sedicesimo posto. Per riassumere: questo Koop calcia poco e male, recupera meno palloni e non rischia quasi mai la giocata in verticale”.
Il caso Koopmeiners è sempre un tema rovente sui social. Dopo l’ennesima prova negativa, non si contano i commenti dei tifosi bianconeri. Alfredino, su X, dà un consiglio a Motta: “Koop è forte, punto. È indiscutibile. Ha tecnica, potenza, leadership, serietà, fisico, velocità, dinamismo. Purtroppo non si sblocca: farlo ripartire giocando non funziona. Forse meglio dargli una pausa, usando modi e parole corrette. È un nostro capitale”. Sulla stessa lunghezza d’onda Lu: “Ma un po’ di panchina no? Forse continuare a buttarlo in campo potrebbe essere un errore”. Fabio, invece, difende l’olandese: “Tutti a denigrare Koopmeiners, ma io vedo solo che senza di lui non sappiamo a chi passare la palla. A Como, dopo che è uscito, ci ha salvato il loro portiere all’88’. Koop si fa il ma..o in campo e sbaglia pochissimi passaggi. È un punto di riferimento per la squadra”. Luca chiosa con un pizzico di sana ironia: “Il vero Koop è chiuso in cantina a Villa Percassi, questo è un clone”.
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