Come se l’è cavata Fabio Maresca a San Siro nella gara tra Milan e Torino alla prima giornata di campionato? Per il fischietto napoletano non è stata una serata tranquilla. Ad analizzare ai raggi X la sua prova è l’ex arbitro Gianpaolo Calvarese su Tuttosport.
Al 30′ c’è l’autogol di Thiaw. La rete non è stata convalidata tramite la goal line technology, poi è intervenuto il Var ed ha assegnato il gol ai granata. Un difetto di funzionamento tra il sensore della porta e il dispositivo portato al polso da Maresca, che avrebbe dovuto vibrare quando il pallone controllato da Thiaw ha oltrepassato la linea di porta. Ecco perché il direttore di gara non ha accordato nell’immediato il gol del vantaggio al Torino sul Milan. Ma, nonostante il corto circuito della Goal Line Technology, una situazione del genere non poteva di certo sfuggire a Doveri e Di Bello, che invece erano in sala video. I due varisti hanno controllato con le immagini a disposizione, appurando senza dubbio che la palla era completamente al di là della linea. Quindi hanno richiamato il collega in campo, comunicandogli la situazione. A quel punto Maresca ha potuto convalidare la rete.
Gianpaolo Calvarese spiega: “Maresca è uno dei punti di riferimento di Rocchi, a maggior ragione dopo il ritiro di Orsato. Nel primo tempo di San Siro, da segnalare solo il gol convalidato al Torino dopo consulto Var: un “supplemento d’indagine” piuttosto singolare, reso necessario da un malfunzionamento dell’orologio del direttore di gara. Il dispositivo non aveva vibrato, e non aveva quindi segnalato che il pallone colpito di testa da Bellanova avesse varcato del tutto la linea. Dalle immagini tv si vede come Maresca guardi l’apparecchio e faccia cenno di “no” con la testa. La goal line technology (che invece è funzionante) è utile al Var per l’output finale”.
Calvarese prosegue: “Nel secondo tempo, Maresca prima assegna e poi revoca un calcio di rigore per i rossoneri in seguito a OFR. Il contatto “incriminato” è tra Saul Coco e Alvaro Morata. I replay mostrano come il difensore colpisca prima il pallone (e solo dopo l’attaccante): è questa la chiave fondamentale per l’interpretazione, giusto quindi revocare il penalty. Per il resto Maresca tiene sempre sotto controllo la partita. Eccessive probabilmente solo le due ammonizioni del primo tempo, ai danni di Vojvoda e Ricci”.
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