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Juve, Padovan boccia Giuntoli: “Gli do 4 in pagella, ha commesso troppi errori”

Per molti addetti ai lavori la Juventus sta facendo un grandissimo lavoro sul mercato, a dispetto dei problemi di liquidità e di alcune pendenze spinose, tipo la difficile collocazione dei big in esubero, ultima eredità della passata gestione. Eppure, Giancarlo Padovan è caustico con Cristiano Giuntoli e con la squadra mercato della Vecchia Signora. L’esperto giornalista, intervenuto in diretta su Sky, non risparmia giudizi molto severi, non tanto per le operazioni attuali, quanto per quelle del recente passato. Troppi errori sono stati commessi, assicura. E li elenca uno per uno.

Padovan boccia Giuntoli dopo il primo anno

Padovan si veste da professore e si lancia in un’analisi delle operazioni compiute da Giuntoli nella passata stagione. Il voto complessivo? Quattro. Ampiamente al di sotto della sufficienza. Una vera e propria bocciatura per il primo anno dell’ex ds del Napoli a Vinovo, che pure ha fruttato il ritorno in Champions e una Coppa Italia. “Il voto dell’anno scorso è 4 a Giuntoli perché ha preso emeriti sconosciuti”, esordisce Padovan. “Vero, Giuntoli ha soffiato Djalo all’Inter: nella operazione, non ha mai giocato. Ha portato Alcaraz per 50 milioni? Complimenti per la cifra del riscatto, ma la realtà è che non ha mai giocato. Giuntoli Aveva preso Weah, che si è rivelato una mezza delusione. L’anno scorso, insomma, gli do 4”.

Juve, Padovan è comunque fiducioso per il futuro

Giudizio sospeso, invece, per il mercato di quest’anno. Dove invece Padovan sembra concedere del credito a Giuntoli e alla sua squadra di collaboratori. “Con 100 milioni in mano ha portato novità, giocatori importanti a centrocampo, e soprattutto ha fatto bene a non correre dietro a Rabiot. L’offerta era congrua, il francese poteva prendere o lasciare e alla fine ha lasciato. Intanto Giuntoli ha liquidato l’allenatore di prima, un’operazione chiesta dalla proprietà e che è stata condotta a termine. Motta è giovane, bravo ma per diventare bravissimo bisogna vincere o far bene in una grande. Non credo che sprecherà questa opportunità ma non bisogna mettergli un obiettivo. Motta deve poter lavorare con serenità per 2-3 anni, in questo primo anno deve far giocare bene la Juve, farla arrivare tra le prime quattro e provare a vincere qualcosa”. Infine sulla corsa al tricolore: “Per lo scudetto la Juve la vedo lontana, anche se sarà l’antagonista dell’Inter. A livello complessivo l’Inter ha molto di più”.
 

Rino Dazzo

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