Juventus, il piano per blindare Yildiz: e Cambiaso svela un retroscena su Tudor e Motta
Il club punta sul turco anche per il futuro: prolungamento fino al 2030 e ingaggio triplicato per resistere alle offerte dei club di Premier League

La Juventus inizia a porre le basi per la prossima stagione, e una volta scelto il nome dell'allenatore, che sarà ancora Tudor, si passa ai giocatori. Il primo da cui partire è senza dubbio Kenan Yildiz, che il club ha l'obiettivo di blindare.
La Juventus punta su Yildiz
Yildiz è uno di quei giocatori che "sono sempre più sott'occhio, al centro dell'attenzione. Sono sempre di meno quelli che sono come lui un mix di numero 10 e numero 9. È uno che vede la porta e ti fa giocare bene", ha spiegato ancora Tudor. Un attestato di stima chiaro, forte, non solo del tecnico croato ma che incarna il pensiero di un club che sul suo numero dieci di oggi vuole costruire la squadra del futuro.
Juve-Yildiz, il piano
Il turco ha già addosso gli occhi di molte società e la vetrina del Mondiale per Club attirerà ulteriori attenzioni. Ecco perché alla Continassa il piano per tenerselo è ben definito: Yildiz è già legato alla Juventus fino al 2029, ma il club della Continassa vuole mettere sul piatto della bilancia un prolungamento fino al 2030 e, soprattutto, un accordo economico molto più vantaggioso per il giocatore che al momento percepisce 1,5 milioni di euro a stagione. Si parla di almeno 3,5 a stagione, dunque ingaggio quasi triplicato.
Cambiaso vuole rimanere a Torino
Intanto Andrea Cambiaso, intervistato da Repubblica, è tornato sul campionato di serie A appena concluso. "Se resterò alla Juve al 199%? Non si può mai dire, però io sono felice qui, so che i dirigenti e il mister stravedono per me e io non ho mai chiesto di andare via". "Se è vero che la squadra è rimasta contenta della conferma di Tudor? Assolutamente sì - assicura ancora l'azzurro, negli States con il club bianconero per il Mondiale per Club - Si è presentato molto bene, ci ha aiutato molto in una momento difficile, ha meritato di restare e noi siamo contenti con lui. Sinceramente non so cosa non abbia funzionato con Thiago Motta, un anno fa non avrei mai detto che sarebbe andata così e mi dispiace, perché è un grandissimo allenatore. Qualcosa non è scattato, mentre Tudor ha toccato i tasti giusti, ha fatto un lavoro più mentale e ci ha dato nuova vita. E adesso si potrà lavorare anche molto di più tatticamente".