Una domenica come poche. La Juve non ha giocato, nè ieri, nè oggi. Ma giocherà domani. Tre punti importanti. In tutti i sensi. Ma che sembrano scivolare addosso in un momento in cui la contestazione è alle stelle dopo le due eliminazioni nel giro di una settimana, prima dalla Champions e poi dalla Coppa Italia. Motto, Giuntoli, la squadra, la società sono sul banco degli imputati in un momento surreale per la Vecchia Signora che si appresta ad affrontare il Verona.
“Dirigenza assente, allenatore e giocatori imbarazzanti… Avete rotto il ca*** tutti quanti!!!”. “LA JUVE SIAMO NOI”. Questo recitavano i due striscioni appesi all’esterno dell’Allianz Stadium di Torino dai gruppi organizzati della Curva Sud (Drughi Bianconeri, Primo Novembre 1897, Nord Est, Viking e Nab) che hanno protestato contro la Juventus questa sera. Pesanti anche i cori indirizzati alla società e a Thiago Motta ma che non hanno risparmiato la squadra col più classico “Tirate fuori i c…”.
Nella conferenza stampa alla viglia della partita con il Verona, nel monday night che chiude la giornata in serie A, Thiago Motta ha provato a spiegare il momento non facile della squadra e suo personale nonostante in serie A i bianconeri siano in serie positiva da 5 partite:
«C’è una grandissima delusione da parte di tutti. Ero arrabbiato dopo questa partita perché voglio molto bene ai miei giocatori e perché li conosco. Il rapporto con il gruppo è ottimo. C’è onestà, sincerità e comunicazione. Se io avessi dei figli vorrei che avessero un allenatore come sono io, onesto e diretto e che ci mette tantissimo a dire le cose, quando dirlo e quando farlo e per questo motivo il nostro rapporto è fantastico».
Sembra incredibile a dirsi visto il momento da “tempesta perfetta” ma se la Juventus dovesse battere il Verona, cosa non proprio difficile, andrebbe incredibilmente a 6 punti dall’Inter capolista.
Appunto una prospettiva che ha dell’inverosimile considerando anche il clima di sfiducia attorno ai bianconeri. Che si sono stati eliminati dalla Champions e dalla coppa Italia, vinta lo scorso anno con Allegri in panca, ma che sono in corsissima in campionato e che devono rispondere alle vittorie di Fiorentina e Lazio nella corsa al 4° posto. Ma che possono aspirare a qualcosa di impensabile anche solo un mesetto fa.
La corsa scudetto. Inter, Napoli e Atalanta da un mese praticamente non ne azzeccano una. Tra pareggi e sconfitte hanno buttato parecchi punti per strada. La Juve sfiduciata, rinnegata, bistrattata, contestata, può rientrare in corsa: a -3 dall’Atalanta, a -5 dal Napoli e a -6 dall’Inter capolista. Vedremo…
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