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Serafini: Deluso da certi milanisti, so come giocherà l'Atalanta

21/05/2021 11:06

Serafini: Deluso da certi milanisti, so come giocherà l'Atalanta |  Sport e Vai

Settimana di passione per i tifosi del Milan. Il pari col Cagliari ha complicato le cose in ottica Champions proprio nella serata che doveva essere della festa qualificazione. La conquista della coppa piiù prestigiosa passa da un successo sul campo dell'Atalanta e Luca Serafini crede nell'impresa, anche se - osserva con amarezza - sembra essere rimasto uno dei pochi.

Milan, l'editoriale di Serafini

Ecco alcuni stralci dell'editoriale del giornalista per Milannews:

"Una settimana di insulti: all'allenatore, alla squadra, ai dirigenti, alla proprietà. A me. Una settimana di improperi per la colpa di continuare a crederci: dalle poche decine di commenti dopo le vittorie su Juventus e Torino, i miei account social sono stati intasati da centinaia di strali della nuova generazione di tifosi esacerbati".

E ancora:

"Mai come in questi ultimi mesi mi sono sentito più vicino alla Curva Sud che a tastieristi prevenuti e volgari, negativi al limite dei gufi. La Curva sostiene, manifesta, sbandiera, canta, incoraggia. Carica. La Curva Sud ha letto la realtà che stiamo vivendo meglio di analisti e filosofi che cinguettano su twitter o imbrattano pagine e pagine di Facebook. Il nemico più cieco e spietato lo avevamo in casa: lo sapevo, me ne sono accorto da tempo".

Anche se l'amarezza per il pari col Cagliari è grande:

"Ho sofferto ed ero deluso, choccato da quello 0-0 inerme contro una Cagliari più teatrante che concreto: aspettavano di prendere il gol e se ne sarebbero andati a casa, intanto facevano un po' di cinema con l'arbitro, stavano tutti là dietro, ma non ci venivano addosso. Bisognava capirlo e assaltarli. La delusione insopportabile per il matchball, un matchball che più comodo non si poteva attendere dopo la salvezza dei sardi nel pomeriggio, appresa in ritiro e festeggiata con canti, cori e birra. Mi sono sentito tradito, come voi. Come tutti".

Adesso però è tempo di voltare pagina:

"Andiamo a giocare e vincere la partita di Champions a Bergamo. Andiamo a vivere una notte da Milan. Chi ha paura, chi non ci crede, chi è pessimista, stia a casa. E ci resti anche lunedì. Noi abbiamo un animo guerriero: ci piace combattere, anche quando siamo ormai sconfitti, non sappiamo arrenderci prima di scendere in campo. Come piace invece a troppi di voi. L’Atalanta non farà sconti, scordatevelo. Farà la sua partita. Le scorie della finale si faranno sentire in un modo o nell’altro, ma loro sono abituati a trasformare la tensione in energia positiva. Lo fa anche il Milan da molti mesi, si è sempre rialzato con orgoglio dopo i passi falsi. Con più coraggio e determinazione di molti suoi tifosi. Gli altri, noi 70.000 di San Siro per una partita di serie B con la Cavese, aspettano con fiducia. E sostengono". 


Tags: milan cagliari atalanta

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