Pirlo: Esperimento fallito, il club è scontento

Quando pensi che peggio non potrebbe andare arriva puntualmente la smentita: la Juve di quest'anno è una rincorsa a mettersi nei guai, sotto tutti i settori. E Pirlo l'uomo meno adatto a gestire questa situazione di estrema precarietà. Il pari di Firenze spinge la Juve nell'inferno di chi deve sperare nei risultati degli altri, con l'obiettvo Champions che si complica di nuovo terribilmente. Il tecnico della Juve prova a spiegare alle tv

Abbiamo fatto un bruttissimo primo tempo, dovevamo affrontarlo in altro modo perché era una gara fondamentale per la corsa Champions. Invece eravamo sempre in ritardo, mentre nel secondo tempo siamo andati un po’ meglio

Bisogna motivare tutto, anche i cambi

Dopo l'infortunio di Danilo abbiamo cambiato per e avere gli esterni più alti con 2 giocatori tra le linee come Ramsey e Dybala.  Con Paulo e Ramsey altre volte avevamo fatto bene, stavolta non abbiamo iniziato come dovevamo arrivare. Non ha funzionato e nella ripresa ho messo Morata, che doveva dare il cambio di passo. Non è andata bene, avevamo preparato una cosa ed è successo qualcosa di diverso. Siamo tornati così come avevamo provato durante l'anno e un po' è andata meglio.

Se ho pensato di togliere Ronaldo? No, per me non ha fatto male. La gamba girava meglio di altre partite. Ha avuto qualche occasione che non è riuscito a concretizzare. Abbiamo sbagliato a interpretare, dovevamo trovare la profondità diretta, l'abbiamo fatto nella ripresa e qualcosa si è vista.

Pirlo sa di essere sotto accusa

"Le aspettative erano diverse all'inizio. Non credo di aver compiuto il lavoro come volevo e come volevano tutti. Si cerca di migliorare ogni partita che passa, ma dalle prospettive iniziali non sono contento e non credo sia contenta la società".

Su Arthur infine il tecnico spiega

E' stato messo ai margini non per gli errori, ma per infortuni e condizione fisica. Sta giocando nonostante quasi una frattura, una micro frattura nella gamba. Ha giocato l'altro giorno, non può allenarsi regolarmente. Non sta in panchina per gli errori fatti, ma per la condizione fisica da salvaguardare