Napoli, De Laurentiis: Tra due anni Milik forte come Higuain

NAPOLI DE LAURENTIIS MILIK -

Ci ha preso gusto Aurelio De Laurentiis a parlare alla stampa internazionale. Dopo le interviste a Londra su stadio, mercato e procuratori – che pure gli sono costati un preannuncio di querela per le dure parole dette (“sono il cancro del calcio”), il presidente del Napoli ha rilasciato un'altra intervista ai polacchi di Sportowe Fakty e a Standard Sport, tornando a parlare di Gonzalo Higuain e anche di Arkadiusz Milik. Il bomber polacco ha iniziato bene la stagione in azzurro ma per De Laurentiis il meglio deve ancora arrivare.

NAPOLI DE LAURENTIIS MILIK HIGUAIN – Per il presidente partenopeo Milik non farà rimpiangere Higuain: E' un lottatore, è fantastico. Attualmente si dice che Higuain sia di un altro pianeta, ma quand'è arrivato qui non lo pensava nessuno perché non giocava sempre al Real Madrid. Il chiacchiericcio nel calcio c'è sempre. Tra due anni probabilmente si dirà lo stesso di Milik, le aspettative sono le stesse che avevano nei confronti del Pipita”. E a proposito dell'argentino ora alla Juventus, De Laurentis rivela che non l'aveva voluto dare all'estero: "Abbiamo ricevuto alcune offerte dall'Arsenal e dall'Atletico Madrid per il Pipita, ma nessuna delle due squadre ha messo sul tavolo abbastanza soldi. Higuain non era in vendita, non eravamo pronti alla cessione. Una stagione fa gli offrii un altro contratto, a lui e al fratello, ma la Juventus ha vinto perché ha offerto di più”.

NAPOLI DE LAURENTIIS MILIK KOULIBALY – A Londra De Laurentiis aveva svelato di aver rifiutato 58 milioni di euro per Koulibaly ed oggi ricorda con orgoglio: “Al primo anno con Benitez, i giornalisti dicevano: 'Oh mio Dio, ma che difensore è?!'. Io ricordo tutte le critiche. La scorsa estate Conte mi chiamò e mi chiese di venderlo al Chelsea. Ci sono state più offerte, ma mi serviva e non l'ho ceduto. Per noi sia lui che Maksimovic, Strinic e Albiol sono tutti essenziali. Quando metto un prezzo ai miei calciatori è sempre altissimo, in modo che le persone non sono tentate dal comprare i miei calciatori. Il modo in cui Sarri gioca coi nostri difensori è diverso, i movimenti sono studiati al massimo e loro giocano molto alti”

Stefano Grandi