Si sofferma sulla sfida europea alla Roma Carlo Pellegatti nel suo editoriale per Milannews. Questi i passaggi principali

Dimentichiamo arabi vicini e lontani, attaccanti centrali vicini e lontani, allenatori che durano il tempo di qualche click, indagini curiose e sorprendenti, potenziali dirigenti che ogni tanto spuntano. Oggi è importante solo il quarto di finale contro la Roma. Mi auguro, anzi sono sicuro, che un grande protagonista sarà quel Leao al quale i paragoni con giocatori criticati del passato o esagerati apprezzamenti negativi hanno sempre portato fortuna. Non è però buona sorte, quando “Leaoland” si presenta davanti al portiere, e, freddo come il sangue di un cobra, lo infila senza via di scampo. Come a Firenze, come sabato, quando ha realizzato la palla del 3-0. E’ indice di grande crescita, di un cammino verso quella concretezza sottoporta che lo portera’ a diventare uno dei più grandi attaccanti nel panorama internazionale. Se poi non rientra chi se ne importa. Hanno cominciato a chiederlo nel 1936 ad Aldo Boffi, quinto cannoniere della storia rossonera. Lui guardava male l’allenatore e, contro il Casale, come risposta, ha buttato in porta pallone e portiere. 

Pedullà non ha più dubbi su chi sarà l'allenatore della Juventus
La rincorsa del Vicenza alla Serie A è già iniziata