Il trionfo del Manchester United in Carabao Cup apre nuovi scenari in Premier League?

Un'attesa durata 6 anni prima di poter nuovamente aprire la propria bacheca dei trofei. Lo United torna ad aggiornare il proprio palmares dopo la finale di FA Cup, vinta 2-0 contro il Newcastle. Nell'immediato post gara, il portiere dei Red Devils, David De Gea, non ha mostrato dubbi: il Manchester United è tornato. Ma sarà davvero così? 

De Gea è sicuro: inizia una nuova era per il Manchester United

Per il portiere spagnolo ex Atletico Madrid, quello sollevato al cielo di Wembley domenica 26 febbraio è stato l'ottavo trofeo in 12 anni di militanza col Manchester United. Il primo dopo 6 anni. Un'eternità, se pensiamo al glorioso passato dei Red Devils, specialmente sotto la gestione di Sir Alex Ferguson. Proprio l'ex allenatore scozzese era in tribuna per la finale contro il Newcastle, assistendo a Erik Ten Hag, suo successero secondo alcuni, che interrompeva il digiuno di trofei del club.

In zona mista, De Gea, ebbro per la vittoria a cui ha in prima persona contribuito in maniera significativa (almeno due parate salvarisultato, una su Saint-Maximine) non ha usato mezze misure per descrivere la situazione del club:

"Penso che la squadra ora sia pronta a tutto e lo abbiamo dimostrato oggi. Abbiamo giocato una grande partita con una squadra forte. I fan sono felici e per noi è un grande momento. Godiamocelo e poi ripartiamo così"

Il 32enne di Madrid ha anche aggiornato per l'ennesima volta la propria statistica riguardante i cleen sheat, arrivando al 181esimo con la maglia del Manchester United. 

Il Manchester United è tornato. Ma è davvero così?

E' inutile nascondersi, dal 2017 a oggi il Manchester United è stato solo un lontano parente della squadra che dominava il calcio inglese ed Europeo. Il filo conduttore di queste sei stagioni, in cui comunque i Red Devils sono andati vicinissimi a vincere qualcosa, è stata una generale fragilità, soprattutto mentale, che non gli ha permesso di avere la meglio nei momenti cruciali. Dopo 6 mesi di gestione Ten Hag, però, le cose sembrano essere cambiate. O comunque molto vicine a farlo. Il manager olandese ha trasferito la sua mentalità a un gruppo relativamente giovane, a cui sono stati aggiunti diversi giocatori di qualità e dal grande carisma (Casemiro su tutti).

La mano di Ten Hag si nota soprattutto sulla crescita clamorosa di Marcus Rashford. Il "Local Boy" di Manchester è finalmente sbocciato, diventando il vero e proprio trascinatore della squadra: 25 gol e 9 assist in 38 partite in stagione. Su di lui aleggia lo spettro del Paris Saint Germain, pronto a quanto pare a offrire anche 140 milioni di euro per strapparlo, ma in casa United sono fiduciosi di arrivare a un'intesa sul rinnovo, attualmente in scadenza al 2024.

La perfezione è ancora lontana e servirà non abbassare la guarda, ma il cammino per tornare definitivamente tra le grandi del calcio inglese è tracciato. Il primo, vero, compito di questo "nuovo" corso post vittoria in Coppa di Lega per Ten Hag sarà quello di riuscire a sventare il rischio "sazietà" per i suoi giocatori. La vetta della Premier League non è lontana e, se l'entusiasmo e la voglia dovessero rimanere quelle attuali, i Red Devils potrebbero puntare a un'impresa che avrebbe del clamoroso. Manchester City e Arsenal permettendo, chiaramente. La lotta per la testa della classifica in Premier League è appena diventata ancora più avvincente, se possibile. 

A cura di Roberto Ciucci