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Agresti su Sarri: E' l'anti-Juve per eccellenza, finirà come Maifredi?

04/06/2019 15:19

Agresti su Sarri: E' l'anti-Juve per eccellenza, finirà come Maifredi? |  Sport e Vai

Con l'avvicinarsi di Sarri sulla panchina della Juve si moltiplicano anche i commenti sulla scelta controcorrente dei bianconeri. Per Stefano Agresti, juventinologo e firma storica del Corriere, è una grande scommessa. Su Il Bianconero spiega il perchè. Questi i punti salienti: "perché l'allenatore del Chelsea è l'anti-juventino per eccellenza. Molti dicono: perché indossa la tuta anziché la giacca e la cravatta. Anche per questo, certo, ma in fondo si tratta di un dettaglio. Apparenza, esteriorità. Ci sono altre questioni ben più importanti e profonde che dividono Maurizio dal club bianconero. Una è filosofica, quasi... morale: a Sarri la Juve non è mai piaciuta, e in genere non gli sono mai andate a genio le società potenti, “quelle con la maglia a strisce” le ha chiamate più di una volta. Le ha sempre viste come privilegiate, forse favorite dal Palazzo. E poi c'è la questione tattica. Qui tra lui, Sarri, e lei, la Juve, c'è davvero un mondo di differenza.

La Juve ha sempre avuto allenatori che hanno privilegiato il risultato a dispetto del gioco. Quasi sempre, per la verità. Nel 1990, nel tentativo di emulare il Milan spettacolo di Sacchi, i bianconeri puntarono su un allenatore che giocava (così dicevano) il “calcio champagne” con il Bologna, Gigi Maifredi. L'esperienza, più che negativa, fu traumatizzante: durò una stagione, poi richiamarono Trapattoni, il re del pragmatismo, e cacciarono anche i dirigenti che avevano intrapreso quella strada improvvida, a cominciare da Montezemolo.

Adesso, con Sarri, si va incontro a un'avventura totalmente nuova: la Juve nelle mani di un anti-juventino. Anzi, dell'anti-juventino più schierato che ci sia. Sarà un nuovo Maifredi? Difficile, quasi impossibile. Anche perché quella squadra bianconera era decisamente peggiore del Milan di Sacchi per qualità degli interpreti, nonostante Baggio. Il rischio per la Juve, però, c'è anche stavolta. Perché con Sarri non conterà solo vincere, ma anche come le vittorie arriveranno.

 

 

 

 


Tags: juventus maifredi sarri

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