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Agnelli sfida l'Uefa: Champions va cambiata

27/01/2021 14:40

Agnelli sfida l'Uefa: Champions va cambiata |  Sport e Vai

Non si è limitato a parlare dei danni economici portati dal Covid al mondo del calcio ("La Deloitte Money League annuncia una perdita di due miliardi di euro per queste due stagioni ma temo sarà di più") ma è stato un intervento lungo e articolato quello del presidente della Juventus e dell’Eca Andrea Agnelli, a margine del webinar eThinkSport2021 organizzato da News Tank Football.  Agnelli ha fatto capire che tutto il mondo del pubblico sta cambiando e che bisogna adeguarsi offrendo prodotti sempre nuovi, a partire dalla Champions. Sfidando apertamente l'Uefa il n.1 della Juve pensa alla next generation di tifosi, fatta di ragazzi che non hanno la pazienza di rimanere incollati per 90' a una partita e propone diverse soluzioni come si legge su calcioefinanza

Agnelli pensa a riforma della Champions

Si parte dalla Champions

"Quello che va fatto è qualcosa di diverso. Valutiamo sempre il futuro partendo dal format e dal valore delle competizioni. Va valutata ora la governance del sistema, il giusto management per creare un equilibrio migliore tra gli attuali stakeholder. Come approccio a livello sportivo, l’Eca guarda più alla qualità rispetto alla quantità. Giusto per fare un esempio, nei top 5 campionati d’Europa vengono disputate 1826 partite l’anno contro le sole 125 partite in Champions League. Le competizioni devono essere aperte a tutte, dobbiamo mantenere il sogno vivo per tutti, deve essere tutto basato sui meriti sportivi ma dobbiamo valutare l’interesse dei tifosi: la loro visione è che più match europei sarebbero benvenuti”.

 

Poi Agnelli rileva

“Negli ultimi 20 anni, i top 20 club per ricavi hanno l’85/90% vittorie nei campionati nazionali e quasi 100% nelle competizioni europee. Il prossimo passo riguarderà i grandi brand. Vogliamo avvicinarci al futuro con una prospettiva nostalgica o progressista? È nostro dovere pensare al futuro affinché il calcio resti, nei prossimi decenni, lo sport più popolare al mondo. Ma quello che posso dire con certezza è che tutte le decisioni di cambiamento dovranno essere prese in conformità con l’ECA, l’UEFA non potrà decidere da sola”.

Infine la chiusura che lascia presagire le novità

“I tifosi del futuro? Ho 5 figli di diverse età e guardo il loro comportamento. Non hanno pazienza di stare 90’ davanti a guardare una partita, dobbiamo adattarci ai comportamenti e alle abitudini dei tifosi futuri. Abbiamo un pubblico molto più segmentato rispetto al passato. La Gen-Z spenderà in meno di 5 anni. Pensiamo che ciò che viene offerto loro in questo momento sia ciò che vogliono? Dobbiamo fornire loro competizioni entusiasmanti”.


Tags: uefa champions agnelli

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