Napoli, Reina: Milik super, può diventare come Lewandowski

NAPOLI REINA MILIK LEWANDOWSKI-

“Non sarà facile per Milik diventare forte come Lewandoswski, ma il potenziale c’è. Sono certo che farà bene al Napoli e che continuerà a crescere come calciatore e come persona. Quando maturerà completamente a 25 o 26 anni, vedremo cosa sarà capace di fare. Sono certo che avrà una carriera fantastica”. Pepe Reina elogia il suo compagno di squadra al Napoli e in un'intervista all'Uefa si sbilancia in paragoni con l'altro bomber polacco.

NAPOLI REINA MILIK LEWANDOWSKI BAYERN – Il portiere spagnolo ripercorre il suo arrivo al Napoli (“è stato assolutamente fantastico, gente calda simile a quella del sud della Spagna da dove arrivo io.  C’era tanto caos in strada, è una città particolare, ma quando ti adatti ai ritmi, è una città di cui ti puoi solo innamorare. La vita è davvero bella qui”) e traccia un paragone tra Lewandowski, con cui ha giocato al Bayern, e Milik: “Lewi ha più esperienza e ha vinto di più di Arek, ma Arek ha un grande futuro davanti e sono certo che sarà un giocatore fondamentale per noi molto presto. E’ stato un piacere subire gol da grandi attaccanti come loro in allenamenti. Ci sono sei o sette anni di differenza, quindi credo che debba essere paziente”.

NAPOLI REINA MILIK LEWANDOWSKI NEUER – Stasera c'è Napoli-Benfica di Champions League e Reina è convinto che il Napoli possa far bene anche in Europa: “Vorrei anche ringraziare la gente per l’amore che mi hanno mostrato negli ultimi tre anni. Ovviamente ci sono margini di miglioramento ma le cose stanno andando bene e credo ci siano tutte le basi per giocare un ottimo calcio nei prossimi anni. Sia in Italia, che in Europa”. Infine un pensiero sull'esperienza al Bayern di Guardiola, dove faceva il secondo di Neuer: “Si possono prendere esperienze positive da tutto. Lavorare con Pep e Neuer è stata una fantastica esperienza. Penso che Neuer sia il migliore portiere al mondo in questo momento, e Pep il miglior tecnico. E’ stato intenso, un anno di Master in cui ho imparato davvero molto”.

Stefano Grandi