Napoli, De Laurentiis: Prima o poi vinceremo lo scudetto

Gli auguri di Natale ma anche i propositi per l’anno nuovo, tra mercato e nuovi trofei. Aurelio De Laurentiis parla alla radio ufficiale del Napoli, radio Kiss Kiss, dopo il trionfo in Supercoppa con la Juventus, e traccia un bilancio del 2014: “Abbiamo portato a casa sia la Coppa Italia, purtroppo tragica per la morte di Ciro Esposito, che la Supercoppa. Nel primo quinquennio della mia gestione volevamo tornare in A e nel secondo avevamo detto che ci dovevamo divertire. Oggi siamo tra i primi 30 nella classifica delle squadre mondiali, mentre prima non c’eravamo proprio. Al di là dello scudetto che prima o poi vinceremo, quando metteremo a punto un sistema di competitività assieme ai tifosi, in questi 10 anni abbiamo fatto molto. E’ complicato competere con club che hanno budget più importanti, al di là dei facili entusiasmi e delle facili depressioni penso ci sia una via di mezzo”. Sulla Supercoppa giocata a Doha il patron azzurro precisa: “Avevo proposto di fare una doppia sfida andata e ritorno a Torino e Napoli ma sono subentrati problemi, in Lega è rimasta l’abitudine di non considerare che la Lega siamo noi, c’è una specie di apparato sopra di noi che si fa gli affari propri”. Il presidente del Napoli parla anche del fair-play finanziario: “Si è lavorato seriamente, dimostrando anche un impegno per modernizzare un calcio vecchio e siamo stati rispettosi della legalità. Ci sono state imposte regole dall’Uefa e noi le abbiamo abbracciate, voglio vedere i club importantissimi che non hanno rispetto il fair play finanziario a quali sanzioni andranno incontro. Lo abbiamo chiesto a Platini e ci ha risposto che non è dato sapere, ma come? Io lo pregherei vivamente di chiarire questo concetto in modo che tutti, anche i tifosi, possano recepirlo”. De Laurentiis ricorda i primi tempi quando ha acquistato il club: “Siamo ripartiti da zero, vuol dire che si è lavorato bene in una città che non è facile. Nel 2015 farò una richiesta a una delegazione di tifosi, voglio sedermi a una tavola rotonda e con loro verificare in che modo possiamo inventarci qualcosa – al di là dei nomi dei calciatori, perché c’è uno staff che lavora – per essere competitivi con Juve, Milan e Inter che hanno fatturati superiori ai nostri. A prescindere dalla partecipazione in Champions, dobbiamo insieme trovare una strada comune”. Capitolo mercato, è sempre più vicino Gabbiadini: “Ho una brutta abitudine, sono l’ultimo ad annunciare i giocatori che compriamo, finchè non c’è la firma non ne parlo, non posso vendere la pelle dell’orso che non ho cacciato. Gabbiadini è un bergamasco, gente splendida, tagliata con l’accetta e con grande etica. Faremo anche qualche altra operazione prima di Carnevale”.

Stefano Grandi