Tennis, Federer: "Futuro da papà, non da coach". Mahut: "Un sogno giocare con Roger"

"Difficile dire cosa accadrà tra una decina di anni ma vi vedo più come padre che come allenatore". Roger Federer è come sempre molto sincero quando si parla di futuro, stuzzicato sull'argomento coaching dopo che tanti grandi ex del passato, di recente, sono diventati allenatori di altrettanti grandi campioni. Da Becker per Djokovic a Lendl per Murray per finire proprio nel suo caso con l'accordo con Stefan Edberg.

"Mai dire mai - risponde il tennista di Basilea - del resto nessuno di questi giocatori mentre giocava pensava di diventare di allenatore. Per ora non mi ci vedo anche se nel corso di questi anni ho di certo accumulato grande esperienza sul tennis". C'è da dire che RogerOne ha una società di consulenza manageriale per tennisti, tra cui Del Potro e Dimitrov.

Intanto da Brisbane, arrivano le parole di gioia di Nicolas Mahut che in coppia con Federer ha raggiunto le semifinale del torneo di doppio: "E' stato un sogno che si è avverato - ha rivelato all'Equipe il francese - ero più teso per il torneo di doppio che per il singolare. Anche con mia moglie parlavamo solo di quello, in singolare non sapevo nemmeno chi affrontavo. In campo Roger è speciale, giocarci insieme è favoloso. Mi ha messo a mio agio ma io ero troppo nervoso così durante un palleggio ho mancato la pallina e la racchetta mi è scivolata. Lui mi ha detto sorridendo: ìResta con me, resta con me'".