Noah: Mi ero dimenticato cosa volesse dire vincere

Ha scritto un’altra pagina di storia sportiva Yannick Noah: era l'ultimo tennista francese ad aver vinto uno Slam in singolare (Roland Garros 1983) ed ora è l'ultimo capitano ancora una volta a vincere la Coppa Davis dopo il 1991 e il 1996. Un ‘triplete’ che lo colloca tra i capitani più vincenti di sempre: Yannick raggiunge infatti come palmares in terza posizione lo svedese Hans Olsson, preceduti solo dal duo Neale Fraser (Australia) e Nikki Pilic (Germania) a quota 4. E allora la commozione, dopo aver rischiato non poco con le sue scelte (“tanti sono pronti a tagliarmi la testa”, si era lasciato scappare sabato dopo il sofferto punto in doppio), è comprensibile.  “È dura quando non vinci per 16 anni, per certi versi ti abitui a perdere. Mi ero dimenticato di cosa significasse vincere. Così diventa tutto più difficile: non giochi nemmeno contro l'avversario, giochi contro le persone della tua squadra. È difficile trovare le parole in questo momento, l'abbiamo sognato ma non immaginato. Che emozione finire in questo modo, in casa, con un pubblico come questo e centinaia di migliaia di persone davanti alla tv, sicuramente anche i miei famigliari, che mi hanno sempre sostenuto nel corso del mio cammino. Non abbiamo al momento un top 5 ma otto-nove giocatori che sono tutti di alto livello rispetto a nazioni che puntano su uno o due interpreti soltanto. E dunque questa è una vittoria del gruppo, anche di chi non faceva parte dei convocati ma ha dato il suo contributo dall’angolo. E’ stata una lunga settimana, in cui ho sofferto non poco e lo staff mi ha dato tanto sostegno. Siamo una squadra vera, ho dei ragazzi accanto che sono davvero super. Io ho cercato di privilegiare proprio lo spirito di appartenenza a scapito delle ragioni individuali, tutti erano stati invitati ad essere qui a Lille, gli altri tennisti che erano in Europa sono venuti, e mi ha fatto piacere, perché i loro consigli e la loro presenza erano preziosi. Sono contento. Ripeterci l’anno prossimo? Ora godiamoci questo successo... Certo, quando vivi momenti come questo, vorresti ricominciare. Ma a volte è complicato. Sono motivato a mettermi in gioco per le persone che amo. E penso che ci siano ancora molte persone da deludere…”..