Murray: Vorrei rimanere n.1 il più a lungo possibile

"Sono stato in hotel negli ultimi due giorni quindi voglio solo andare a casa". Andy Murray lo vive così il suo giorno particolare: ha battuto Djokovic nella finale dei Master confermando e legittimando il suo primo posto nel ranking Atp: “E' speciale – ha dichiarato al termine del 6-3, 6-4 che ha chiuso il suo magico 2016 – , il modo ideale per chiudere la stagione. Gli ultimi cinque o sei mesi sono stati molto impegnativi e non è stato facile arrivare a questo punto... è per questo che vorrei rimanerci il più a lungo possibile”. Dal lungo e straordinario dualismo con Novak Djokovic Murray è uscito spesso sconfitto: “La nostra è una grande rivalità, abbiamo giocato contro in molte finali dello Slam e molte volte le ho perse, quindi essere qui in questa occasione, finire la stagione con una vittoria su di lui e diventare il numero 1 del mondo è speciale. Qualcosa che non aspettavo assolutamente". Murray analizza con lucidità la partita: "Non abbiamo giocato certamente la nostra miglior partita, ci sono stati molti errori da entrambe le parti ma tatticamente io ho giocato bene. Il game del 4 a 1 è stato fondamentale, per mia fortuna lui ha fatto qualche errore e io sono stato aiutato dal servizio. Nei momenti decisivi sono stato il più forte”. Da Djokovic i complimenti al rivale: “Abbiamo preso parte ad una giornata storica per il tennis , per me è un onore averla condivisa proprio con Andy. Ha meritato la vittoria e merita di essere il numero 1. Per me è stata comunque una splendida stagione, ci sono stati tanti bei momenti, soprattutto nei primi sei mesi dell'anno”. Djokovic, che malgrado la sconfitta ha rinnovato la tradizione di offrire cioccolatini ai giornalisti, ora vuole solo allontanare la racchetta: “Il mio unico pensiero ora è staccare la spina e riposare – ha concluso – . E' stata una stagione lunga e logorante ed è arrivato il momento di mettere da parte la racchetta per un po', recuperare energie e poi inizierò a pensare alla prossima stagione”.