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Ziliani torna su Substack e spiega strategia Juve per evitare la B

25/04/2023 11:49

Ziliani torna su Substack e spiega strategia Juve per evitare la B |  Sport e Vai

Paolo Ziliani è tornato sui social. Dopo aver lasciato Twitter in seguito alle minacce ricevute, il giornalista de Il Fatto Quotidiano ha aperto un account Substack: il primo giorno è gratis, da mercoledì 26 è prevista la sottoscrizione di un abbonamento per poter leggere i suoi post. Nel suo primo, attesissimo scritto, Ziliani spiega la strategia della Juventus per provare a scongiurare la retrocessione in serie B:

"Il gioco per solutori abili è questo. C’è un club di Serie A che non può più vincere lo scudetto, ormai vinto dal Napoli, cui la CAF infliggerà una penalità che lo terrà fuori dalle Coppe 2023-24; poiché questo club andrà incontro ad altri processi, il primo dei quali assai grave, e un’eventuale seconda sanzione in base al principio dell’ “afflittività della pena” non può che essere la retrocessione in serie B, come farà il club a scampare al pericolo ripartendo ad agosto dalla Serie A, magari con penalizzazione?

Indovinello difficile, sono d’accordo. Eppure l’obiettivo della Juventus, perchè è di lei che si parla, per quanto incredibile possa sembrare è proprio questo: patteggiare con la FIGC una sanzione, l’esclusione dalle Coppe, che comunque le arriverà addosso per mano dell’UEFA anche se la FIGC non la decretasse. Cavarsela con niente, quindi: niente punizioni “made in Italy”, per capirci, e soprattutto niente serie B. Riusciranno i nostri eroi a realizzare il colpo del secolo? In attesa di scoprire quale sarà la tattica del club bianconero nel processo “manovre stipendi” che si aprirà attorno al 20 di maggio con tre possibili strade da imboccare: 1. andare a processo sperando in un’assoluzione; 2. patteggiare con la Procura FIGC prima che il dibattimento si apra ottenendo lo sconto di metà della pena; 3. patteggiare a dibattimento in corso ottenendo lo sconto di un terzo della pena, è importantissimo capire come si concluderà il terzo e ultimo “processo plusvalenze” che il Collegio di Garanzia del CONI ha rimesso nelle mani della Corte d’Appello annullando i 15 punti di penalizzazione ma confermando le pesanti inibizioni inflitte ai massimi dirigenti Agnelli, Paratici, Cherubini e Arrivabene riconosciuti definitivamente colpevoli del delitto di slealtà sportiva. Alla CAF il Consiglio ha chiesto di rimodulare la penalità valutando meglio il ruolo svolto da alcuni dirigenti minori, tra cui il vice presidente Nedved, sanzionati con evidente carenza di motivazioni. Come sappiamo, alla notizia della restituzione dei 15 punti l’Italia juventina ha dapprima esultato, e con lei i media al gran completo, salvo poi accorgersi che la conferma della colpevolezza di Agnelli & C. trasformava l’apparente vittoria in una sconfitta, una sconfitta preoccupante in ottica nuovi processi visto che le riconosciute responsabilità di Agnelli, Paratici, Arrivabene e Cherubini sono provate anche nel filone “manovre stipendi”. Cosa succederà dunque?

La colpevolezza dei dirigenti apicali, non più in discussione (si pensi alla firma di Agnelli accanto a quella di Chiellini sul documento illecito della finta rinuncia a 4 stipendi), non dà speranze alla Juve; una nuova penalità è da considerarsi certa e provare a quantificarla è oggi del tutto inutile. Ciò che conta sarà il principio dell’afflittività della pena: la sanzione dovrà cioè togliere alla Juve qualcosa di concreto, e poiché stavolta il verdetto arriverà a due giornate dalla fine del campionato (28 maggio la penultima, 4 giugno l’ultima) per i giudici sarà più facile: con lo scudetto già vinto dal Napoli, alla Juventus verrà impedito di ottenere il traguardo massimo raggiungibile, quello della qualificazione-Champions che quest’anno è possibile anche arrivando quinti se Inter o Milan dovessero vincere la Champions da quinti o sesti in Serie A. E quindi: se la Corte riterrà pena sufficiente per la Juventus l’esclusione dalla Champions le infliggerà una sanzione che le impedirà di arrivare 5^; se riterrà più adeguata la sua esclusione da tutte le coppe, le irrogherà una penalità che le impedirà di arrivare 7^. La cosa fin da ora certa è che la Juventus non giocherà la Champions League 2023-24.

Chiarire questo scenario di partenza è importante perchè la Juventus, com’è noto, è attesa da un altro processo, di gravità maggiore, quello per le “manovre stipendi”, che potrebbe portare a sanzioni ancor più pesanti sia per il club sia per Agnelli e Paratici, già oggi in odore di radiazione. Lo affronterà una Juventus già penalizzata, come detto, con l’esclusione dalle Coppe; e non ci vuol molto a capire come una seconda e più dura penalizzazione può significare per la Juve la retrocessione in B, magari con penalizzazione proprio come nel 2006. La Procura FIGC ha fatto di tutto per togliere più zavorra possibile dallo scafo in affondamento della Juve rimandando alla stagione prossima il processo “club amici” (quello sulle succursali Atalanta, Sassuolo, Udinese, Sampdoria, Bologna e Cagliari), tra l’altro commettendo una palese ingiustizia nei confronti dei club in lotta per non retrocedere, Cremonese e Verona su tutti, che avrebbero diritto di conservare il loro posto in Serie A; ma nonostante questo il baratro della B si è minacciosamente spalancato davanti alla Juventus, anche perchè l’esclusione dalle Coppe per le “plusvalenze" avverrà comunque per iniziativa autonoma dell’UEFA, pronta a bandire la Juve dall’Europa, per le sue molte inadempienze, per almeno due stagioni. Se questa fosse insomma la sanzione massima adottata dalla FIGC sarebbe a tutti gli effetti un doppione della sanzione UEFA, quindi una “non sanzione”; solo la retrocessione in B avrebbe invece l’effetto di un vero e proprio provvedimento “made in Italy”. Pensare che la Juve possa scampare alla B alla luce di tutto ciò sembra impossibile anche a dispetto della discesa in campo in suo favore di politica, media e Palazzo del calcio. Ma come detto: riuscirà la Juventus a condurre in porto un patteggiamento-farsa con la FIGC che la tenga in Serie A magari con penalizzazione di 15 o 20 punti sul campionato 2023-24? Come dice Mourinho: “Siamo in Italia”. Dove tutto è possibile. Tutto il resto è noia".


Tags: juventus Serie B Ziliani

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