Ziliani: Ecco qual è l'aspetto più grave della sconfitta della Juventus

Alla clamorosa disfatta della Juventus sul campo del Sassuolo Paolo Ziliani dedica un accurato approfondimento nel suo spazio su Substack. Il giornalista si sofferma sulla lezione di tattica, l'ennesima, subita da Allegri e sulle affermazioni dello stesso allenatore nel post gare. L'aspetto, paradossalmente, più grave della sconfitta di Reggio Emilia:

"E insomma: passi che il Sassuolo giochi meglio della Juventus (succede sempre a chi si oppone a Madama in questo campionato a 19 squadre in cui la Juve è stata inopinatamente ammessa dalla amata FJGC), ma almeno un pizzico di concentrazione e di rabbia agonistica non dovrebbe essere garantito da un allenatore che porta a casa 7 milioni più 2 di bonus ogni anno che il buon Dio manda in terra? Se Dionisi in Sassuolo-Juve se lo mangia, così come se lo era mangiato Motta in Bologna-Juve e così come se lo era mangiato Palladino un anno fa nel doppio Monza-Juventus eccetera eccetera, che se ne fa la Juventus di un comandante la cui nave cola da anni miseramente a picco in ogni mare e in ogni pozzanghera e sempre - a detta del comandante - per colpa della ciurma, ieri di Szczesny e Vlahovic, l’altro ieri di altri, che sbagliano l’approccio mentale, che non giocano bene tecnicamente e di cui Allegri non manca mai di rimarcare gli errori con supercazzole degne di miglior causa? (...) "Abbiamo giocato una partita farfallina": così parlò Allegri che Dionisi, come Motta, mise nel sacco Nella prima partita in cui la Juventus, con ferocia e determinazione, avrebbe dovuto recuperare punti alle rivali impegnate nelle coppe, ecco il tragicomico tracollo. La colpa? Come sempre dei giocatori. Tutte le supercazzole del comandante Max".