Tarallucci e vino Juve-Figc, Ziliani: "Ceferin furibondo con Gravina"

Per Paolo Ziliani c'è irritazione in seno all'Uefa per l'epilogo a tarallucci e vino del caso Juventus. La Procura Figc e il club bianconero si sono accordati per cancellare quattro processi con una multa da 718mila euro, mossa che è piaciuta ai responsabili del calcio italiano ma non a quelli del calcio europeo. Il giornalista del Fatto Quotidiano scrive su Substack:

"UEFA, scoppia la rivolta contro il colpo di spugna della FIGC sulla Juventus. La mancata punizione di Madama in Italia sta provocando tumulto anche a livello di ECA: i tedeschi hanno manifestato a Ceferin tutta la loro preoccupazione per il precedente che è stato creato".

Poi, nel dettaglio, il contenuto dell'incontro tra il presidente dell'Uefa, Ceferin, e il suo vice, Gravina, in occasione della finale di Europa League:

"No, non è stato rose e fiori il tête-à-tête avvenuto a Budapest, in occasione della finale di Europa League Siviglia-Roma, tra il presidente dell'Uefa Ceferin e il neo vicepresidente Gravina, dal 2018 numero uno della Federazione Italiana Gioco Calcio. I media ieri hanno parlato di un Ceferin seccato per la leggerezza, per non dire l'assenza di sanzioni adottate dalla FIGC a carico della Juventus a chiusura tombale dell'inchiesta Prisma. Ma dire che il presidente dell'UEFA fosse irritato è un eufemismo: Ceferin era addirittura furibondo perchè la scelta del colpo di spugna fatta dalla Federazione italiana, oltre a spiazzare tutti a Nyon, ha creato un vero e proprio subbuglio non solo al CFCB (Club Financial Control Body), l'organo dell'UEFA che ha in corso un'indagine nei confronti della Juventus avendo in mano, da gennaio, le carte della Procura di Torino e che tutto si sarebbe aspettato tranne che un verdetto di sostanziale assoluzione del club, ma anche all'ECA, l'Associazione dei Club Europei di cui fino al 21 aprile 2021 - giorno del golpe della Superlega - era presidente Andrea Agnelli, che in realtà lavorava contro gli interessi dei 240 club affiliati e nell'interesse suoi e di pochi altri sedicenti top club (oggi sono rimasti in tre: Juventus, Real Madrid e Barcellona)".