Ravezzani: Loro due sono i simboli della mentalità perdente Juve

Dopo la disfatta in Coppa Italia per la Juventus è tempo di processi e di discorsi sul futuro. La possibilità di chiudere la stagione con un trofeo è sfumata nella notte di Roma, con la sconfitta contro l'Inter ed è il momento di fare dei ragionamenti per l'avvenire. Per Fabio Ravezzani ci sono tre aspetti fondamentali su cui soffermarsi: la mentalità vincente smarrita dai bianconeri, la follia di Allegri e i pasticci di De Ligt. Ecco il video pubblicato dal giornalista e conduttore su Twitter:

"La Juve aveva fatto addirittura una serie televisiva sulla mentalità vincente che la caratterizzava e che la rendeva un caso unico del panorama italiano: ecco, quella Juve non esiste più. Questa diversità, questa fame di vittorie è scomparsa. La Juve perde sempre allo stesso modo ormai da due anni. Perde in Champions, in campionato, ora in Coppa Italia, che era l'unica possibilità di dare un senso alla stagione. L'Inter l'ha sovrastata come il Villarreal: col carattere. Andata meritatamente sul 2-1, la Juve ha preso un gol di disattenzione e non è riuscita più a costruire un'azione da gol. Una Juve senza grinta, senza carattere, senza gamba".

Quindi su Allegri e De Ligt:

"Ci sono due fatti particolarmente preoccupanti. Il primo è l'allenatore, che ha perso la testa e si è fatto espellere quando mancavano venti minuti alla fine della partita. Chi se ne frega dell'altra panchina, la sua reazione è inammissibile. Il secondo è De Ligt, considerato una delle pietre angolari su cui costruire la nuova Juventus. Ieri piuttosto l'ha affossata la Juve. Anonimo dal punto di vista difensivo e autore di due errori gravi su entrambi i rigori. Ora è giusto chiedersi se la Juve debba essere costruita attorno a lui, visto che in questi tre anni ha sempre deluso e ha perso il posto pure in nazionale. De Ligt non è neppure tra i primi sei-sette difensori del campionato, non vale la pena spedirlo in Inghilterra e puntare su qualcun altro?".