Ravezzani chiarisce perché è solo la Juve a rischiare grosso

Non c'è solo la Juve nel mirino della Covisoc per la vicenda delle plusvalenze fittizie eppure le indagini si starebbero concentrando solo sui bianconeri. Il motivo lo spiega Fabio Ravezzani. Il giornalista di Telelombardia scrive in due tweet

Nelle perquisizioni effettuate ieri la Guardia di Finanza cercava una scrittura privata tra Juve e Atalanta in riferimento allo scambio Demiral-Romero e un’altra scrittura privata concernente contratto e retribuzioni arretrate di Cr7. Il tutto dopo intercettazioni telefoniche. Molti si chiedono: ma con tutti quelli che negli anni hanno fatto plusvalenze perché prendersela solo con la Juve? Domanda legittima. Va detto però che la Juve è quotata in Borsa e se le plusvalenze sono vere, ok. Altrimenti chi compra azioni potrebbe esserne tratto in inganno.

Fioccano le reazioni: "Domanda magari stupida: creare un organismo terzo in stile Transfermarket, con un database di quotazioni di tutti i calciatori, dove una società può vendere per necessità il calciatore a meno, ma non puoi venderlo a di più... non sarebbe possibile?" o anche: "È paradossale ma i prospetti di quotazione delle società di calcio, facevano riferimento alle plusvalenze da compravendita diritti alla prestazioni dei calciatori quali fonte primaria di ricavi economici non secondaria a diritti TV biglietti e gestione brand"

C'è chi scrive "Poverini ancora non hanno capito questa sottile differenza... Sopratutto il fatto che dichiarare un falso in bilancio se sei quotato in borsa è un reato gravissimo" e poi: "I bilanci non sono segreti, chi compra se li può valutare. In ogni caso i rossi di bilancio della Juventus, noti a tutti e nascosti a nessuno, sono stati ripianati con un esborso di 400 milioni, mica noccioline. Forse stanno cercando un altro 2006 che stavolta non passerà" e infine: "Non si parla solo di plusvalenze farlocche ma anche di false fatturazioni. Inoltre sono stati frodati i mercati borsistici e gli investitori"