Napoli sogna, Chiariello trema e fa un appello ad Adl

Sei vittorie di fila, il Napoli non si ferma più. E' vero che finora gli azzurri hanno incontrato solo la Juventus tra le grandi ma il gioco di Spalletti e la condizione della squadra autorizzano sogni proibiti. La colonna dorsale del Napoli è tutta africana, parte dalla corazza Koulibaly, passa per Anguissa ed arriva ad Osimhen, a segno anche ieri. Ed è qui che casca l'asino e il sogno diventa paura. Sono tutti giocatori che a gennaio per un mese dovranno salutare la compagnia. Il motivo? La Coppa d’Africa.

Il giornalista Umberto Chiariello, nel consueto editoriale post partita su Canale 21, ha invitato il presidente Aurelio De Laurentiis a battersi per risolvere il problema, anche minacciando di sospendere il campionato nel caso:  “Perché il campionato non si ferma? Vi pare normale che il Napoli debba rinunciare ai suoi calciatori più forti come Osimhen, Anguissa e Koulibaly? Fossi in Aurelio De Laurentiis farei il pazzo, denuncerei tutti. Il Napoli non può fare a meno di tanti calciatori così decisivi. Questo è uno scandalo che non ha ragione di esistere, spero che a Castel Volturno qualcuno si incateni, che si faccia di tutto per risolvere questo grande problema”.

La questione è molto sentita dai tifosi: “Solo la serie A sembra ignorare completamente la Coppa d’Africa, nonostante i tanti calciatori impegnati. Va fermato il campionato, magari si potrebbe giocare solo la Coppa Italia nel frattempo”. O anche: “La vecchia regola che con due calciatori convocati dalle nazionali si sarebbe rinviata la partita non esiste più?”. E ancora: “Questa è una battaglia da condurre, presidente s’incateni all’assemblea di Lega“. Ma qualcuno non è della stessa opinione: “Si sapeva da un anno che a gennaio ci sarebbe stata la Coppa d’Africa, adesso tutti scoprono l’acqua calda”. Qualcun altro tira in ballo la Juventus: “Embè, la Juve è venuta a giocare a Napoli coi calciatori contati a causa delle nazionali”. Con tanto di risposta pronta: “Ma quello fu un caso eccezionale legato a una singola partita, non a un intero mese di campionato da affrontare senza i big”.