Milan sotto la curva: Interviene la Procura, Ravezzani attacca, è bufera

Un semplice confronto con i tifosi che hanno spronato la squadra in vista della gara con l'Inter di martedì o una minaccia? Continua a far discutere la scena dei giocatori del Milan che con Pioli sono andati a capo chino sotto la curva che ospitava i tifosi rossoneri al Picco dopo il ko con lo Spezia. La vicenda ora  è - apprende l’Ansa - al vaglio della Procura della Federcalcio. Occorre verificare se l’arringa tenuta da un capo ultras della Curva Sud sia stata in realtà una minaccia o un semplice incitamento. Il Codice di Giustizia Sportiva della Figc, infatti, contiene una norma che vieta le così dette “gogne pubbliche”.

Sul tema interviene a gamba tesa anche Fabio Ravezzani. Il direttore di TeleLombardia scrive su twitter

Ho visto mille confronti squadra-ultrà. Club e allenatori con attributi li circoscrivono il giorno dopo in privato. Perché davanti a tutti come a Spezia è umiliante. I temi sempre uguali: così non va, onorate la maglia, sputate sangue. Servono a nulla, se non all’ego ultrà

Fioccano le reazioni: "Che un club come il Milan accetti ancora queste cose vuol dire che non è un top club. Ma una squadretta sa sesto posto, con una società inesistente. Via gli ultras dagli stadi, e che il Milan abbia una dirigenza accettabile" oppure: "Serve linea dura e non linea Mulino Bianco perché altrimenti gli ultras del Milan vincono due volte e facilmente ! VERGOGNA MILAN .. così si dovrebbe dire" ma anche: "Non sono del Milan, ma non sono d'accordo sul confronto. Si dice sempre che il calcio è dei tifosi. Nella sostanza, avere un confronto, di cui non si conosce il contenuto, perché passarlo per qualcosa di anomalo?"