Messaggio a detenuto o scherzo? Bufera su Insigne, interviene il consigliere

Un messaggio che ha per protagonista Lorenzo Insigne e che sta girando da ore sui social ha provocato una vera e propria bufera per i suoi contenuti. Sembra infatti rivolta a un detenuto, col capitano del Napoli - promesso sposo del Toronto - che gli ha rivolto un messaggio di vicinanza. Nel video della durata di otto secondi, diffuso su TikTok e divenuto immediatamente virale, si può apprezzare l'attaccante del Napoli e della nazionale che si rivolge a un non meglio definito tifoso con una formula solitamente utilizzata per i detenuti:

"Ciao Checco, ti sono vicino: mi raccomando, ti auguro una presta libertà".

Il video ha provocato tantissime reazioni, a metà tra il divertito e l'indignato, ed è stato condiviso sulla sua pagina Facebook dal consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che ha riportato anche le parole di chi gliel'ha inviato: "Consigliere non penso sia normale che un calciatore della nazionale faccia questi saluti". Questo il giudizio di Borrelli:

"Il frasario non è all'altezza di Insigne e mi auguro si tratti di uno scherzo malriuscito".

Borrelli ha anche diffuso una nota:

"Diversi cittadini ci hanno segnalato un video pubblicato su TikTok  in cui il calciatore del Napoli e della nazionale italiana formula il classico augurio che si fa ai carcerati: "Ciao Checco.  Ti sono vicino, mi raccomando, ti auguro una presta libertà». Si tratta di un frasario tipico degli ambienti criminali, ci sono addirittura pagine sui social che inneggiano alla camorra e che usano questo frasario per giustificare e solidarizzare con i carcerati e spesso inveiscono contro le forze dell'ordine. Crediamo conoscendo la qualità umana di Insigne che sia trattato di uno scherzo probabilmente malriuscito. È probabile che il calciatore sia stato avvicinato da qualche tifoso che gli avrà chiesto di fare un saluto a qualche amico o parente e il calciatore non si sia reso conto che il frasario che ha usato si prestava a interpretazioni sbagliate".