L'autodifesa non regge, i tifosi della Juve non perdonano

A qualcuno le parole orgogliose pronunciate ieri da Andrea Agnelli durante l'assemblea degli azionisti sono piaciute, soprattutto il passaggio su Ronaldo ma la vicenda che ha colpito tutti ieri è stata un'altra. Ovvero l'attacco diretto di alcuni soci a Nedved, tra la sorpresa del presidente della Juve che ha provato a difenderlo e dello stesso ceko che ha reagito. "Seì lì solo perchè amico della proprietà". Nedved paga atteggiamenti pubblici border line e interviste poco sincere.

Il ceko ha risposto: "Volevo reagire con tranquillità e serenità e spiegare un po’ quello che penso. Non si può svolgere un ruolo così prestigioso essendo solamente amico del presidente. Non credo che la proprietà lo pretenderebbe. Ho sempre sentito tante responsabilità. Ci sono critiche giuste da parte vostra, perché il mio comportamento non è sempre stato al massimo. Fa parte del mio carattere, ma agirò sempre per il bene della società. Lo farò fino all’ultimo giorno in cui mi verrà data questa possibilità. Sentire le vostre parole mi fa male, ma è il mio carattere non posso cambiare”.

Parole che non hanno fatto breccia nella maggioranza della tifoseria a giudicare dai commenti sui social:"Non capisco perché lo tengono ancora...quale è il suo ruolo" o anche: "Nedved era sporco anche da calciatore, quale è la novità? Come non è una novità la grettezza di Agnelli che lo difende. Forse gli azionisti della Juventus si sono accorti che c'è qualcosa di losco tra loro" oppure: "Sarebbe ora si facesse da parte secondo me, grazie x tutto quello che ha dato alla Juve come giocatore, ma come dirigente stenderei un velo pietoso" o anche: "E' un narcisista, psicolabile, ruffiano mechesato, adatto alla sceneggiate di Mario Merola, dice che ha un carattere di m... E c'era bisogno che ce lo confermasse?".

Non manca chi lo difende: "L'unico che si incazza quando vede 11 dementi che non riescono a fare 2 passaggi di fila e che non riescono a fare un tiro in porta.. ma le critiche se le prende lui, oook" e infine: "Lui incarna la grinta giusta che servirebbe in campo e persone così dentro la società, specialmente in questo periodo, servono eccome. Bisogna far capire ai giocatori che non giocano per l'oratorio".

C'è chi scrive: "Per quanto Pavel sia spinto spesso da "eccessi" di passionalità, il tifoso(quello vero) non dovrebbe mai dimenticare che, nel periodo più buio della storia, mentre il suo procuratore cercava di spingerlo verso Milano, lui si è sempre rifiutato di cedere alle sue richieste" e infine: "Pavel ti abbiamo sempre osannato. Sei stato uno degli idoli più amati dalla Sud. Ci hai mostrato fiero il pallone d'oro davanti alla coreografia a te dedicata.  Che delusione essere dimenticati anche da te. Tu che dopo quel gol al Real venisti sotto di noi ad esultare"