La replica del Milan all'accusa di condizionare il web

Giovedì, secondo quanto scrive La Repubblica, in una singolare riunione via zoom, i responsabili dei siti web di informazione sul Milan sono stati invitati a non veicolare notizie che possano scoraggiare i tifosi. Una notizia che lascia basito Fabio Ravezzani. Il direttore di TeleLombardia scrive su twitter

Se la cosa fosse corrispondente al vero sarebbe molto triste per il Milan e per i siti. Fare buona informazione significa raccontare onestamente la verità. Non manipolare i tifosi censurandola.

Fioccano le reazioni: "Sono abituati dal tempo di Berlusconi, non è una novità!" e poi: "È quello che fanno sempre, non c'è novità, l'Inter è anni luce lontana dal sistema difensivo messo in atto dai media che orbitano attorno al Milan" e anche: "Evidentissimo per chiunque, poi "qualcuno" si offende se si parla goliardicamente di koreanello...Per me rimane comunque una cosa dolorosa, davvero si stimano così poco le persone che seguono questo sport? Anche solo pensare che non capissimo cosa si faceva alle nostre spalle..."

C'è chi scrive: "Anche qualora fosse si parlerebbe di giornalisti vicino al Milan non della stampa italiana in generale come magari altre società sono in grado di fare" e infine: "Credo lo stiano già facendo con gli infortuni. Sapere esattamente cosa ha un infortunato al Milan, e' piu' difficile del terzo segreto di Fatima"

Un chiarimento arriva da Giovanni Capuano: "Il Milan mi fa sapere che l'incontro c'è stato, con finalità di confronto e senza alcuna intenzione di condizionare il lavoro di testate che seguono come attività principale la vita del club"