Biasin spiega differenza tra Inter e Milan ma salva Inzaghi: E' polemica

Lui l'ha vista così. Dopo le prime esternazioni a caldo Fabrizio Biasin riflette sul derby e trova la chiave del ko dell'Inter. La firma di Libero, noto tifoso nerazzurro, scrive su twitter

Ad oggi la differenza più importante tra Milan e Inter è nella “personalità”: il Milan va sotto e si carica, l’Inter va sotto e si spaventa. Il Milan è consapevole della sua forza, l’Inter teme i suoi limiti. La soluzione è racchiusa nell’antico slogan: “Fuori i maroni”. Inzaghi deve certamente svoltare dal punto di vista della personalità, ma la soluzione non è “massacrarlo”.

Fioccano le reazioni: "mi spiace ma ridurre tutto alla personalità sarebbe continuare a non vedere il vero problema che risiede nell’organizzazione difensiva, sia di reparto che individuale. Da lì viene giù tutto il negativo visto ieri (non solo). Ripeto, errori simili si son già visti" e poi: "Ma ci vuole molto a dire che il Milan è più forte di noi in questo momento? Che ha un allenatore migliore di noi? La personalità, la grinta ma basta. Il Milan ha un progetto definito, noi no" e anche: "Ecco. Un Conte ad esempio se li sarebbe mangiati vivi a fine primo tempo. Forse è tutta qui la differenza tra Inzaghi e Conte. La squadra riflette la personalità del proprio allenatore"

C'è chi scrive: "Secondo me non è tanto una questione di personalità quanto di convinzione, organizzazione e agonismo. Oggi è un problema di "manico" visto che gli stessi giocatori, sempre gli stessi, questi problemi non li manifestavano" e ancora: "Senza togliere nulla all’ottima prestazione del Milan schierare un portiere a volte può essere utile, non dico forte come Maignan ma in grado di prendere un pallone colpito di tibia che rotola verso la porta" e infine: "Io vorrei capire che gli ha detto Inzaghi all’intervallo per farli entrare in campo ancora più molli di quando sono usciti. Dopo il modo in cui i nostri hanno festeggiato lo scudetto mi aspettavo un’Inter con il sangue agli occhi. Poi la reazione c’è stata eh, ma troppo tardi".