Abodi vuole rispetto sui campi, e scatena il dibattito social

Negli ultimi turni di campionato non sono mancati cori razzisti nei confronti di Stankovic, con l'allenatore della Sampdoria difeso da Mourinho, e l'incredibile rissa sugli spalti del Napoli, durante il match al Maradona contro il Milan, tra contestatori di De Laurentiis e il resto della tifoseria azzurra.

In queste ore si è levata perciò la voce del Ministro dello Sport Andrea Abodi, che ha twittato:

Vorrei tanto che ‘rispetto’ finisse su tutte le maglie per testimoniare un impegno in campo e sugli spalti dei nostri stadi, ma non solo. Quindi, non si possono accettare le risse delinquenziali in curva che mettono a repentaglio la sicurezza dei tifosi e i cori razzisti, tutti.

Un seguace (non usiamo follower sennò il suo governo ci multa) ha risposto all'ex presidente della Serie B: "Caro Ministro, ottimo il fumo che si evince dal suo dire, mi farebbe piacere, enormemente, vedere l‘arrosto! Ad oggi è solo intervenuto con buoni propositi, ma a quando l‘azione? Velocizziamo la prassi perché ne va di mezzo lo sport e la gente che non è tutelata per niente!".

Abodi però ha risposto: "Grazie [...], ma la invito a seguire la cronaca degli effetti delle segnalazioni alle autorità competenti per il derby di Roma e, nei prossimi giorni, dei fatti di ieri. Buona giornata".

Altri commentatori scrivono ancora: "Volevo portare mio figlio di 3 anni allo stadio ieri a vedere il Napoli , ha pianto tanto perché ho deciso di non farlo , poi col senno di poi cosa avrebbe visto? Come padre finché negli stadi “comanda” certa gente devo sperare si appassioni a altro sport". E poi, non manca la polemica juventina: "Rispetto dovrebbe essere anche nelle aule della Procura Federale e nella sede della FIGC. Rispetto dei tempi, dei principi della giustizia ordinaria, del lavoro dei giocatori, della costituzione e dell'equità. Lo faccia sapere a Chiné e Gravina. Buonanotte Abodi".