La prova dell’arbitro di Rimini al Bentegodi nell’anticipo di serie A analizzata al microscopio dall’esperto di Prime Gianpaolo Calvarese
Come se l’è cavata Antonio Rapuano al Bentegodi nell’anticipo serale di serie A tra Verona e Juventus? Il fischietto di Rimini non ha convinto nessuno, non solo il tecnico bianconero Tudor che ha protestato vivacemente a fine gara. L’arbitro romagnolo è stato bocciato da tutti i giornali ma soprattutto dall’Aia. Ci si attende una punizione da parte del designatore Rocchi che dovrebbe fermarlo per almeno un turno e poi mandarlo nel “purgatorio” della serie B per un bel po’.
Con la complicità del Var – che egualmente sarà castigato dai vertici dell’Aia – Rapuano ha commesso diversi errori a Verona: dal rigore assegnato dopo aver rivisto le immagini del presunto mani di Joao Mario ma ufficializzato sbagliando il nome del giocatore della Juve al mancato rosso ad Orban per condotta violenta dopo uno scontro con Gatti.
A fare chiarezza sui casi dubbi del match è Gianpaolo Calvarese. L’ex arbitro sul suo sito Calvar.it boccia Rapuano e dice: “Dopo un anno di prestazioni al di sotto delle proprie possibilità, Antonio Rapuano continua a non convincere: l’arbitro di Rimini riparte con una gara – Verona-Juventus – diretta con tante imprecisioni tecniche. Il primo episodio è il tocco di braccio in area di Joao Mario. Dopo il consulto al monitor, l’arbitro concede rigore (e nell’annoucement sbaglia il numero del portoghese, dicendo 15 anziché 25). A mio avviso, qui il VAR non sarebbe dovuto intervenire. È vero infatti che la palla impatta sull’arto del portoghese, ma anche che il movimento è consono al suo modo di saltare e che un avversario – Nelsson – gli salta davanti.
Poi aggiunge: “Manca invece un cartellino rosso nei confronti di Orban. Su un lancio lungo l’attaccante non guarda il pallone ma Gatti, gli assesta una gomitata sulla parte laterale del viso e il bianconero va giù. Senza esitazioni l’arbitro estrae il giallo, con la squadra di Tudor che – in tema di precedenti sulle espulsioni – lamenta un diverso trattamento rispetto alla fine dello scorso campionato e all’inizio di questo. Infine, corretto annullare il gol del 2-1 di Serdar per una posizione di fuorigioco. Partita movimentata anche dal punto di vista disciplinare, con il classe ’85 che estrae otto cartellini tra cui anche un rosso per il ds gialloblù Sean Sogliano”.
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