C’è un passaggio della lunga intervista di Francesco Calvo, Managing Director Revenue & Football Development della Juventus, a Calcio&Finanza che sta facendo discutere. Il dirigente bianconero, tra il serio e faceto, ha ammesso di sognare un trasferimento della squadra a Milano, che frutterebbe importanti vantaggi dal punto di vista commerciale. Questo il punto incriminato:
A livello prettamente commerciale Milano offre opportunità superiori rispetto a Torino. Il nostro team commerciale è stabilmente nel capoluogo lombardo, che alla fine è il centro economico italiano. Parlavo con dei colleghi di Ferrari: Maranello è un paesino nel modenese, visitarlo è un’esperienza incredibile, però anche loro hanno aperto un ufficio a Milano che commercialmente conviene anche solo per comodità. Noi per quanto siamo vicini, scontiamo questo problema. Ogni tanto sogno di essere a Milano come società a livello commerciale (ride, ndr), ma ci sono già due squadre e non ci sarebbe spazio. Detto questo, siamo orgogliosi di poter rappresentare Torino nel mondo, una città a cui siamo storicamente molto legati e che anche i nostri tifosi, italiani e internazionali, considerano casa, una città alla quale Juventus apporta valore in termini di notorietà ed in termini economici, visto l’impatto che ogni partita della Juventus ha sul territorio.
Tanti i commenti di tifosi inviperiti. “Nello stemma della Juve c’è il simbolo di Torino”. E ancora: “E vattene al Milan o all’Inter, caro Calvo”. Ma c’è chi punge: “Ma quale Torino o Milano, la Juventus dovrebbe giocare tra Palermo e Catanzaro”. Oppure: “Però ha ragione, Milano sarebbe più facilmente raggiungibile dalla Puglia”.
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