Napoli, Conte asfalta Inzaghi e l'Inter: "Quando ho parlato del VAR qualcuno si è tirato fuori"
La lezione di Antonio a Simone e a Marotta: "Dicevano che parlavo per me, ma ho visto che poi sono tornati, si sono lamentati".

Strano, da qualche temmpo quelli dell'Inter hanno smesso di dare lezioni e di dire che loro agli arbitri non pensano, degli arbitraggi non parlano e il VAR funziona perfettamente. Ma l'avete sentito Inzaghi, ultimamente? Parla solo di rigori non dati all'Inter, si lamenta del VAR, dei check, dei rigori assegnati dopo on field review, delle decisioni prese dalla sala VAR e non dall'arbitro di campo. Insomma, dice esattamente le stesse cose che Antonio Conte, dopo Inter-Napoli, pronunciò con serenità ed educazione in tv. All'epoca i media colorati di nerazzurro, il che equivale a dire la quasi totalità delle trasmissioni tv e dei grandi quotidiani sportivi, fecero passare il legittimo sfogo dell'allenatore del Napoli alla stregua di una “paraculata”. Adesso sono - casualmente - tutti d'accordo con Inzaghino: così proprio non VAR.
I piagnistei di Inzaghi e dell'Inter
Quel che è troppo è troppo. Soprattutto per uno come Conte che certe cose le conosce bene. E non le ha mai nascoste. Ha allenato la Juventus. Ha allenato l'Inter. Sa bene quanto pesanti siano certe panchine e come funzionino certe spigolature. Ha anche capito bene, Conte, che allenare il Napoli è più difficile che allenare una big di Milano o Torino. E la forza della squadra o l'organizzazione della società non c'entrano. O magari c'entrano solo di sfuggita. A certi personaggi basta parlare per avere tutti dalla loro parte. Lo insegna il caso Inzaghi, lo certificano i piagnistei dell'allenatore dell'Inter dopo il contatto dubbio Pavlovic-Thuram nel derby e per il rigore assegnato alla Fiorentina per un fallo di mano di Darmian da distanza ravvicinata su colpo di testa di Gosens: ma Darmian aveva o non aveva il braccio allargato più o meno quanto l'apertura alare di un condor?
Conte, le parole su VAR e Napoli
Ecco perché prima di Lazio-Napoli Conte c'ha tenuto a togliersi qualche sassolino. Asfaltando Inzaghi, Marotta, l'Inter e tutti i giornalisti che ne avevano annacquato all'epoca la portata delle sue considerazioni, mentre ora soffiano sul fuoco delle polemiche: "Io ho già detto quello che dovevo dire, sono stati pure attaccato duramente quando ho parlato del VAR, l'ho fatto per primo. Ho parlato anche per gli allenatori, ma mi sono accorto che qualcuno si è tirato fuori dicendo che parlavo per me, ma ho visto che poi sono tornati, si sono lamentati. Forse il noi era giusto, non era un discorso per me. Non voglio tornarci nelle discussioni, sarebbe stupido, quello che dovevo dire l'ho detto. Mi fa sorridere che molti sono venuti sulla mia linea quando sono stati toccati personalmente, pure alcuni media si sono schierati quando sono state toccate alcune squadre, quando ho parlato io invece non c'è stata tutta questa solidarietà, fa capire la discrepanza quando sei a Napoli". Più chiaro di così.