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Napoli, l’ex addetto stampa rivela retroscena su Conte: cosa ha rifiutato e cosa chiede

Il tweet è atteso per lunedì. Sarà quello il giorno-chiave per l’annuncio di Antonio Conte come nuovo allenatore del Napoli. Difficile pensare a un colpo di scena finale, accordi quasi tutti trovati, c’è reciproca voglia di unirsi in matrimonio anche se mettersi in casa un sergente di ferro come l’ex Inter sarà una novità assoluta per le abitudini del presidente De Laurentiis.

Paoletti rivela retroscena su Conte

Sul tema che ormai da settimane tiene col fiato sospeso i tifosi azzurri interviene anche Pierpaolo Paoletti. L’ex responsabile della comunicazione ai tempi di Ferlaino è convinto che la firma arrivi “a meno di clamorose ed inattese svolte” e indica quali.

I nodi, dai diritti d’immagine al ruolo di Oriali

1. Ingaggio: si è passati da 6mln compresi bonus a 7mln netti + bonus;
2. Clausole risolutive: ballano un addio gratis (come Conte vorrebbe) ed un esonero senza buonuscite (come vuole ADL);
3. Diritti di immagine, non ancora affrontati (pertinenza di Chiavelli autore dei contratti da 140 pagine);
4. Staff, arricchitosi di un quinto elemento (Abbruscato, altro vice con lo storico Stellini);
5. Ruolo e stipendio di Lele Oriali, ritenuto indispensabile da Conte;
6. Garanzie sul mercato: Conte vuole Lukaku se parte Osimhen, ma la trattativa con il Chelsea (che valuta Lukaku 38mln di sterline) non decolla; Chiesa se parte Kvara; Di Lorenzo giusto nel 3-5-2 ma sopratutto pedina di scambio per arrivare a Chiesa; 3 difensori centrali per rifare la difesa; 2 centrocampisti salvando Lobotka. 
7. Pieni poteri e nessuna ingerenza nella gestione tecnica e di spogliatoio, confinando De Laurentis lontano da Castelvolturno.

Conte ha rifiutato 27 milioni all’anno dagli arabi

Paoletti prosegue e rivela che  “Conte a gennaio ha rifiutato una offerta da 27mln netti l’anno dagli arabi. Vuole riprendere a lavorare in Italia. Considera Napoli un trampolino per nuove avventure di primo livello. Su quest’ultimo punto ADL è stato bravo ad imporre un contratto paritario: una cosa a te, il corrispettivo a me (clausole di risoluzione).  Così come Conte sa bene di essere l’ultimo parafulmine verso una piazza inferocita contro il cine-presidente.
 
De Laurentiis ha fatto sfogare la situazione immolando Manna in un a trattativa sfiancante. Arriverà domani per chiudere e solo allora, la ricerca della verità troverà sintesi. Presentazione in teatro? Addirittura al San Carlo? Meglio sarebbe lasciare il Real Teatro dei Borbone alla lirica, ma se il Napoli di ADL è un melodramma, per una volta (dopo Maradona e Siani) ci può anche stare.  Conte al momento è il vero fuoriclasse su cui contare per il prossimo anno. Non oltre. Chi vuol esser lieto sia, del doman non c’è certezza!”.
 

Redazione Sportevai

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