Il Napoli argina il cammino trionfale dell’Inter, colei che raccoglierà quest’anno il testimone dello scudetto dalla squadra partenopea. Ma intanto a San Siro la squadra di Francesco Calzona ha imposto ai nerazzurri un non certo esaltante pareggio per 1-1, raggiungendo i rivali in rimonta. Il tecnico ha così commentato il match nella conferenza stampa post-partita:
Per risolvere tutti i problemi ci vuole un mago. Giochiamo tanto, ci alleniamo poco: si va per priorità e si cerca di mettere a posto la fase difensiva, curiamo un po’ meno la fase difensiva perché è questione di tempo. Siamo arrivati vicino alla porta, abbiamo concretizzato male ma sono contento della prestazione della squadra.
Si vede a occhio nudo che dobbiamo essere più incisivi sotto porta. Abbiamo così poco tempo che risolvere tutto e sistemare tutto è difficile. Se poi mettete i giorni di recupero, credo abbiamo fatto 6-7 allenamenti tattici in 20 giorni. Sono pochi. Per me il tempo non è un alibi ma è oggettivo: ci vuole tempo per sistemare tutto.
I ragazzi in questi mesi hanno sentito così tanti discorsi che io ho detto pochissime parole. Si devono liberare di tutte le problematiche, ci sono io che mi prenderò caro di queste cose e niente… ci siamo messi subito a lavorare perché ho parlato pochissimo. Non è producente parlare, io sono il terzo allenatore e immagino quanti discorsi siano stati fatti in passato.
C’è talmente tanto da fare che non ho neanche tempo di parlare con la mia famiglia. Ho una bambina di sei anni che riesco a sentire neanche una volta al giorno. Non ci penso, oltretutto ho un contratto con la Slovacchia fino al 2025: sono stati i primi a credere in me e porto rispetto a loro come hanno fatto con me.
Infine, sul caso di Juan Jesus che si è lamentato con l’arbitro di un epiteto razzista a lui rivolto da Acerbi, Calzona glissa:
Juan Jesus era fuori dallo spogliatoio, l’ho solo incrociato ma non mi ha detto nulla.
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