Milan, ascesa e caduta di Gimenez: cosa vuol fare il club. Conceiçao, la profezia di Cruciani
È ormai conclamato il caso Gimenez in casa Milan: l'attaccante messicano sta vivendo un momento di appannamento, con il club che potrebbe aver preso una decisione. E sul futuro di Conceiçao arriva l'opinione netta di Cruciani

Il Milan è tornato a respirare aria di alta quota con la conquista della finale di Coppa Italia, annichilendo un'Inter che ha visto crollare il sogno del secondo Triplete. Ma restringendo la lente il club deve far quadrare un po' i conti con il suo reparto offensivo, dove comunque la qualità, anche inaspettata, non manca - a partire dall'ascesa di Luka Jovic, mattatore nel ritorno della semifinale di Coppa, o di un Tammy Abraham giunto a Milano praticamente da riservista - a fronte però di una eccessiva quantità frutto di mercati un po' troppo pantagruelici negli investimenti in entrata, in particolare per la zona d'attacco.
Il caso Gimenez, finito ai margini: ecco perché
È il caso di Santiago Giménez, giunto al Milan nel corso dell'ultima sessione invernale e subito partito con i motori a tutta forza, tra gol e assist. Poi, i meccanismi dell'attaccante messicano si sono inceppati, refertando zero reti dallo scorso febbraio. Cosa che ha inficiato sul suo valore effettivo, ma siamo davvero di fronte ad un investimento sbagliato?
Da una parte ci sono stati anche gli infortuni, come la recente contusione ai muscoli addominali, per poi giocare 7' nel match contro l'Atalanta. Il tecnico Conceiçao, dal canto suo, ha preferito puntare su Jovic ed Abraham, con Gimenez finito sempre più ai margini del progetto.
Cosa ha deciso il Milan riguardo Gimenez
Tuttavia i media tra cui la Gazzetta dello Sport riportano il fatto che la società non intende disfarsi del messicano, ma anzi la volontà è quella di armarsi di pazienza e di recuperarlo. Da via Aldo Rossi, insomma, non ci sarà alcuna marcia indietro, anche perché nel frattempo ci saranno altri nodi da sciogliere in attacco. Ci riferiamo al prestito dalla Roma di Abraham (al centro di un intrigo di mercato nello scambio con Saelemaekers, che ha fatto il percorso inverso rispetto all'inglese), mentre per Jovic bisogna limare le richieste dell'entourage del giocatore, che chiede un contratto di rinnovo (in scadenza a giugno) biennale anziché la formula 1+1 come proposto dal Milan. Sullo sfondo, la possibilità di potenziare il settore dei centravanti con l'ipotesi Lucca dall'Udinese (al momento dal costo proibitivo per il club rossonero, ovvero 35 milioni).
Il Milan resta comunque un cantiere aperto, a tutto tondo. Non solo la rosa in campo, c'è da scegliere un nuovo ds e poi decidere il futuro di Conceiçao. Certo, una eventuale vittoria della Coppa Italia potrebbe far salire le quotazioni del portoghese, ma secondo Giuseppe Cruciani il suo destino è già segnato.
Cruciani: “Conceiçao non resterà al Milan"
Il giornalista ha infatti così spiegato al podcast Aria Fritta di Chiamarsi Bomber:
"Secondo me Conceiçao meritava più, ma si è messo lui nelle condizioni di essere precario. Ha accettato un contratto di sei mesi, ha cominciato a lamentarsi con i giornalisti che lo consideravano un precario, cosa abbastanza assurda perché diventi precario quando i risultati mancano. Un po' perché lui si è messo nelle condizioni iniziali di essere un precario, perché quando firmi un contratto a 6 mesi sei precario per definizione, e dunque hai lasciato via libera ai tuoi dirigenti di scegliere un altro allenatore. In più si è messo a protestare con quelli che lo considerano un precario, che parlano un giorno si e l'altro pure di un altro allenatore, ma sinceramente quello avviene perché mancano i risultati.
La colpa non è dei giornalisti, o della stampa o dei media che ti danno precario, ma sei tu che ti metti nelle condizioni di esserlo. Per cui Conceiçao dovesse anche vincere due trofei sarà cacciato, o comunque non sarà confermato. Il paradosso, ripeto, è che dovesse vincere la Coppa Italia, due trofei il Milan in una stessa stagione non li vinceva da tempo".