Moise Kean volta pagina e si butta in una nuova avventura calcistica che dovrebbe rilanciarlo. La Fiorentina ha acquistato l’attaccante dalla Juventus con un affare da 13 milioni. Forse un po’ tanti per un giocatore offensivo che nell’ultima stagione ha messo a segno zero e pure zero assist.
Numeri impietosi: toccato il fondo non si può che risalire. È ciò che sperano i tifosi davanti all’esborso del club Viola come primo cadeau per il tecnico Raffaele Palladino. Il centravanti 24enne, nella conferenza di presentazione al Viola Park, si è giustificato dicendo di essere reduce da un anno costellato da molti infortuni. “Ora posso e devo dimostrare in primis a me stesso, e poi alla Fiorentina che ha creduto in me”, ha spiegato.
Sugli zero gol, Kean ha affermato che non lo sente “un peso. “Quello ti porta solo a fare brutte scelte. Di testa sono uno molto forte, mentalmente dico. Serve il momento giusto e bisogna crearselo per fare bene. Ogni brutto momento è un insegnamento. C’è da lavorare ogni giorno per avere sempre più record possibili, ed essere sempre al top della condizione”.
Un pensiero quindi alla Juventus: “Mi hanno aiutato in passato ma è più importante ciò che verrà”. E a proposito degli obiettivi: “Sono uno ambizioso, non posso dire il numero di gol che mi sono preposto, è personale. Però sono ambizioso” E a tal proposito ha svelato di aver fatto una scommessa con Dodò, già confermata da quest’ultimo qualche ora prima: “Se mi fa 8 assist, gli pagherò una vacanza”.
Kean ha svelato di non aver ancora scelto il numero di maglia (“Valuterò con i miei compagni nei prossimi giorni, è la cosa più giusta”) e di non sentire alcun peso nell’essere il nuovo centravanti della Fiorentina (“Anzi, è uno stimolo”). Con Palladino si è innescato subito il feeling: “Il mister mi ha parlato e il suo modo di giocare mi ha convinto tantissimo. A Monza ha fatto più che bene, gioca molto con gli attaccanti e con questi tocca la linea difensiva. Era ciò che cercavo, una squadra offensiva che gioca molto con le punte”.
Kean ha poi parlato del suo ruolo (“Ho segnato più da punta che da esterno, la palla ti arriva in area. Ma nei tre, che giochi davanti, a sinistra o a destra, è uguale. L’importante è dare il proprio contributo alla squadra”) e ha citato un ex viola che ha fatto il percorso inverso, vale a dire l’ex compagno di squadra alla Juve Valhovic: “Dusan mi ha parlato solo bene di Firenze. Anche quando è venuto a Torino. Firenze è una città strepitosa, veramente bella e con tanta passione. Adesso sta a noi dare questa gioia in campo ai tifosi”.
Infine, l’attaccante ha spiegato: “Sono qua per giocare a calcio, per vincere. Il peso non lo sento, non sono uno che pensa tanto ai tifosi. Voglio solo dargli gioia, come ho detto il tifo di Firenze è davvero caldo e stimolante”. Il campo avrà l’ultima parola.
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