Inter, Biasin spiega perchè conferma Inzaghi non è scontata
Per il giornalista del quotidiano Libero c'è incertezza sulla panchina nerazzurra sia in caso di trionfo che con zero tituli, lo scenario

Se per tante big, dalla Juve al Milan passando per Napoli e Atalanta, appare difficile dire con certezza chi sarà l'allenatore l'anno prossimo una squadra che sembrerebbe al riparo da sorprese dovrebbe essere l'Inter. Simone Inzaghi gode della fiducia della società, Marotta lo ha più volte elogiato pubblicamente affermando che è lui il segreto di questa Inter e c'è ancora un altro anno di contratto firmato ma è davvero tutto così semplice? Per Fabrizio Biasin no.
I dubbi di Biasin
Il giornalista del quotidiano Libero, noto simpatizzante nerazzurro, a Cronache di Spogliatoio allarma i tifosi avanzando qualche dubbio sulla conferma di Inzaghi. Non sarebbe indecisa l'Inter ma il tecnico stesso, sottoposto a critiche stressanti mai come quest'anno e che è apprezzatissimo all'estero, soprattutto in Premier League.
Perché Inzaghi potrebbe lasciare l'Inter
Dice Biasin: "Diamo tutti per scontato che Inzaghi l’anno prossimo resterà perché in questo momento c’è tutto l’entusiasmo del mondo. Poi però finisce la stagione e sappiamo cosa succede in Italia se poi non vince campionato e Champions League. Io credo che l’incontro che poi dovranno fare a fine stagione per pianificare la prossima non sia così scontato e banale, perché Simone Inzaghi è al quarto anno e sarebbe al quinto. Credo che a questo punto, dopo aver fatto tutto quello che ha fatto, qualche minima pretesa la vorrà avere. E vorrà avere delle risposte. Non è un problema di ingaggio, è un problema di prospettive, perché fare meglio di così non è così facile. Quindi non credo che sia una cosa così banale".
Quindi aggiunge: "Poi se vinci la Champions c’è un altro tema: ‘Ho vinto la Champions con delle possibilità rispetto alle competitor molto inferiori, che devo fare?’. C’è una grande prospettiva, può diventare il nuovo Herrera, perché ha dei numeri che gli permettono di fare questa cosa qui e non è poco. Lui è uno di quelli che non ha la necessità di dover dimostrare da altre parti, è uno che se sta bene in un posto, ci sta. Però per farlo stare bene in un posto, secondo me adesso bisogna dargli qualche certezza".