Ieri sera l’Atalanta ha fatto nuovamente i conti con la delusione di una finale persa, ancora una volta contro la Juventus, proprio come già avvenuto a Reggio Emilia nel 2021, quando cadde sotto i colpi di Kulusevski e Chiesa. Per la Dea si tratta della terza finale di Coppa Italia persa negli ultimi sei anni, una tradizione negativa inaugurata nel 2019, quando la compagine bergamasca perse 2-0 contro la Lazio allora allenata da Simone Inzaghi.
Nonostante una lunga serie di risultati storici, sia in Italia che in Europa, all’Atalanta di Gasperini continua quindi a mancare l’ultimo tassello, quel trofeo che renderebbe ancora più leggendario un ciclo di per sé già straordinario. Grazie a uno stile di gioco audace e offensivo, sotto la guida del 66enne tecnico piemontese l’Atalanta è passata dall’essere una squadra di medio-bassa classifica a diventare ormai a tutti gli effetti una big del calcio italiano e un’importante realtà di quello europeo. Per la consacrazione definitiva, però, manca soltanto un ultimo step: invertire la tradizione sfavorevole nelle finali.
Per fortuna gli uomini del Gasp avranno subito la possibilità di rifarsi, già a partire da mercoledì prossimo quando affronteranno a Dublino il Bayer Leverkusen nella finale di Europa League. E chissà che quel trofeo tanto agognato non possa arrivare proprio nella serata più attesa dai tifosi nerazzurri…
Alberto Farinone
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