Ieri sera l’Atalanta ha fatto nuovamente i conti con la delusione di una finale persa, ancora una volta contro la Juventus, proprio come già avvenuto a Reggio Emilia nel 2021, quando cadde sotto i colpi di Kulusevski e Chiesa. Per la Dea si tratta della terza finale di Coppa Italia persa negli ultimi sei anni, una tradizione negativa inaugurata nel 2019, quando la compagine bergamasca perse 2-0 contro la Lazio allora allenata da Simone Inzaghi.
Nonostante una lunga serie di risultati storici, sia in Italia che in Europa, all’Atalanta di Gasperini continua quindi a mancare l’ultimo tassello, quel trofeo che renderebbe ancora più leggendario un ciclo di per sé già straordinario. Grazie a uno stile di gioco audace e offensivo, sotto la guida del 66enne tecnico piemontese l’Atalanta è passata dall’essere una squadra di medio-bassa classifica a diventare ormai a tutti gli effetti una big del calcio italiano e un’importante realtà di quello europeo. Per la consacrazione definitiva, però, manca soltanto un ultimo step: invertire la tradizione sfavorevole nelle finali.
Per fortuna gli uomini del Gasp avranno subito la possibilità di rifarsi, già a partire da mercoledì prossimo quando affronteranno a Dublino il Bayer Leverkusen nella finale di Europa League. E chissà che quel trofeo tanto agognato non possa arrivare proprio nella serata più attesa dai tifosi nerazzurri…
Alberto Farinone
Da Francia '98 a USA–Canada–Messico 2026: tre nazionali europee risalgono sul palcoscenico più importante. Giamaica…
Un'impresa incredibile che riscrive la geografia del calcio mondiale La piccola isola caraibica di Curaçao,…
Di Gregorio non convince, Perin incerto e Pinsoglio pensa al ritiro, tutti indizi che fanno…
I nerazzurri puntano sul centrale ecuadoriano per la difesa del futuro, ma il Brugge chiede…
L’ex terzino del Parma rivive il Mondiale del 94, il rapporto turbolento con Sacchi e…
Il difensore serbo, criticato all’inizio, è diventato un intoccabile nella nuova difesa rossonera. Personalità, equilibrio…