Chi comanda davvero al Milan? E’ la domanda che si pone Marco Conterio nel suo editoriale per Tmw. Questi i passaggi principali
Da una parte c’è Gerry Cardinale che lancia segnali d’amore per i rossoneri, Furlani finisce sotto inchiesta da parte della procura FIGC per le presunte false dichiarazioni dei rossoneri (lui e Gazidis) alla Co.A.P.S. – Commissione Acquisizione Partecipazioni Societarie. Si vuole appurare che al momento del passaggio di proprietà non siano state taciute informazioni necessarie alla Commissione per accertare in particolare i requisiti di onorabilità e solidità finanziaria dei futuri proprietari. Il Milan vive la cosa con grande tranquillità, facendo buon viso a gioco ancora sconosciuto. Di più: visto che Redbird probabilmente alienerà il Tolosa, ecco che potrebbe esserci un inserimento nell’organigramma, con Damien Comolli – ex Arsenal, Tottenham, Saint-Etienne, Liverpool – che andrebbe a prendere il posto di amministratore delegato al posto dello stesso Furlani.
Bene, ma chi deciderà? Sui giocatori bisogna rifarsi alle stesse parole di Furlani. “Non scordiamo Moncada: Geoffrey è il numero uno. Ibra stesso è il primo che si rivolge a Geoff per scambiare opinioni sui profili dei giocatori. Io non decido sulla scelta tecnica, ma sugli aspetti connessi e correlati all’investimento: se hai 100, non ne metti 80 su un solo giocatore. Su chi punteremo? Non spetta a me discutere di nomi o ruoli”. Perfetto, ma quando arriverà (se arriverà) Comolli, cosa succederà? Sembra di vivere un momento in cui i galli nel pollaio si moltiplicano. Dunque ci sarà una linea decisionale chiara? E quello che sta succedendo fra Elliott e possibili subentranti nel vendor loan a scadenza 2025 può essere un motivo di allarme? Sono domande lecite e che il Milan rigetta tutte le volte, predicando tranquillità. Si vedrà.
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