L’aveva fatto con la Roma, che era la sua ex squadra e con cui si era lasciato maluccio, e l’ha rifatto a Cagliari: le esultanze smodate di Zaniolo continuano a far discutere. Lo stesso Gasperini si è detto seccato da questi atteggiamenti anche perché aizzano le tifoserie avversarie e rischiano di essere un boomerang ma non tutti sono d’accordo. C’è chi, come Valon Behrami, difende il talento della Dea.
L’ex centrocampista del Napoli, oggi opionionsta a Dazn, dice: “Non c’è nulla di sbagliato in quello che ha fatto con l’esultanza. Non ha provocato nessuno, ha esultato in maniera naturale, si è spostato e lo ha fatto verso l’altra tribuna per una sua questione personale, come già successo a Roma. Non capisco più questa polemica: ora un giocatore non può nemmeno esultare?”, le sue parole a Dazn.
Behrami continua: “Lui segna, guarda la curva, cosa che fanno tutti i giocatori, esulta e basta. È diventato un grande problema, adesso. Se non può esultare contro la Roma perché è la sua ex squadra, e non può farlo a Cagliari in modo normale, allora non si esulta più. Secondo me è stato un pretesto per distogliere l’attenzione dal fatto che l’Atalanta non ha giocato la solita partita dominante. Il Cagliari ha lavorato molto bene, ha tirato fuori i difetti dell’Atalanta e ha sofferto dopo il gol perché la squadra di Nicola era ben messa in campo. La reazione dei tifosi è normale: dà carica alla propria squadra. Zaniolo, per me, è preso di mira ingiustamente, come successo con il gol contro la Roma”.
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