L’interrogativo resta lo stesso da mesi: chi sarà il nuovo ds chiamato alla ricostruzione del Milan? Girano sempre gli stessi nomi, gli incontri si moltiplicano ma intanto il tempo passa e la casella continua a rimanere vuota. A fare il punto sul giallo della primavera rossonera è Carlo Pellegatti nel suo editoriale per Milannewws.
La storica voce di Milan Channel spiega come Giorgio Furlani abbia organizzato un viaggio a Londra, poi a Roma, per incontrare due candidati nel ruolo di Direttore Sportivo. In Inghilterra, insieme a Gerry Cardinale, ha parlato con Fabio Paratici. Nella capitale, da solo, ha visto Igli Tare ma assicura: “Igli Tare, serio e preparato, a oggi sembra un falso scopo. Dopo il primo colloquio è stata fatta poi girare la voce di un nuovo incontro con Tare che non ha trovato alcuna conferma. La ragione di questa nuova strategia? Sconosciuta”.
In tanti continuano a caldeggiare la figura di Tony D’Amico, legato però da ricco contratto con l’Atalanta. Che il Milan paghi per liberare un DS legato da un impegno nessuno sembra crederlo ed ecco che Pellegatti rivela: “Gerry Cardinale è venuto a Milano nei giorni di Pasqua, non solo per incontrare il suo Senior Advisor Ibrahimovic e l’ AD Giorgio Furlani, ma, a Como, ancora Fabio Paratici, che è sempre sembrato il preferito del proprietario di Redbird.
Quale lo scopo degli incontri? Quello di chiudere finalmente la questione DS a favore dell’ex dirigente della Juventus? Sembra senza successo, anche perché Paratici, dopo essere stato protagonista suo malgrado di una situazione spiacevole, ha declinato ogni futuro invito, decidendo di rimanere forse in Inghilterra. Resta la domanda epocale. Ma se Gerry Cardinale, per la terza volta, ha visto Fabio Paratici, ripeto per la terza volta, perché non è riuscito a imporlo come DS al Milan? Questa la madre di tutte le domande. Questo il padre di tutti i più fitti misteri.
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