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Motogp: Due mesi al via, tutti i record da battere

25/01/2016 15:15

Motogp: Due mesi al via, tutti i record da battere |  Sport e Vai

Dopo i test pre-campionato a Sepang, Phillip Island e Losail le luci sulla Motogp si accenderanno il 20 marzo in Qatar;  da allora inizieranno otto mesi di sfide e duelli che termineranno il 13 novembre a Valencia. La stagione 2016 sarà la 68esima edizione: 18 gare in quattro continenti e quindici paesi diversi faranno da palcoscenico a un anno di sicuro spettacolo. Nel calendario 2016 vedremo il ritorno dello storico Gran Premio d'Austria. Le tre classi correranno sul Red Bull Ring di Spielberg il 14 agosto, l’ultima volta fu nel 1997. Alla vigilia della stagione 2016 ventisei piloti diversi hanno vito il titolo iridato nella classe regina e, tra i protagonisti di quest’anno, ci saranno i pluricampioni Jorge Lorenzo (2010, 2012 e 2015), Marc Marquez (2013 e 2014) e Valentino Rossi (2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2008 e 2009).  Assisteremo anche al ritorno di Casey Stoner, campione del mondo MotoGP 2007 e 2011, come collaudatore Ducati. Si sfideranno più di 20 piloti, 12 scuderie e cinque costruttori (Yamaha, Honda, Ducati, Suzuki e Aprilia). La Spagna, con nove corridori, sarà la nazione maggiormente rappresentata seguita dall’Italia con quattro piloti e dal Regno Unito con tre; a scendere poi Germania, San Marino, Australia, Irlanda, Colombia e Francia con un pilota a testa nella massima cilindrata.

A soli 21 anni l'australiano Jack Miller sarà il corridore più giovane mentre Valentino Rossi, 37 anni il 16 febbraio, sarà il veterano della competizione.

Tra i piloti spagnoli dovrebbe accendersi una dura lotta per ottenere il record di podi nella classe regina. Dani Pedrosa conduce la classifica con 100 piazzamenti ma Jorge Lorenzo lo tallona da vicino con i suoi 97 gradini più alti conquistati dal 2008, anno del suo debutto in MotoGP. Il portacolori Yamaha potrebbe superare il record di Angel Nieto in numero assoluto; con i suoi 135 podi nelle tre classi il campione del mondo in carica vede vicini i 139 di Nieto e i 141 di Pedrosa, leader spagnolo di primi posti.

Il ​​pilota Repsol Honda però potrebbe continuare a fare la storia ottenendo almeno una vittoria e raggiungendo così i 51 successi in gara di Phil Read. Il ragazzo di Sabadell infrangerebbe in questo modo un altro record: l’undicesima stagione consecutiva con almeno una vittoria. L’atro pilota ad aver raggiunto questo risultato è Valentino Rossi tra 2000 e il 2010. Pedrosa però detiene un altro primato: dal 2002, classe 125cc, ha sempre vinto almeno un GP.

Il nove volte campione del mondo Valentino Rossi partirà alla caccia del suo decimo titolo mondiale con altri record da battere. Se nel 2016 dovesse conquistare una vittoria, l’icona del motociclismo in Italia diventerebbe il nono pilota più anziano a vincere un GP ​​superando Phil Read. In questa classifica il primato spetta al britannico Fergus Anderson ancora oggi il pilota più anziano ad aver mai vinto nella classe regina; era il 1953 e al Montjuich arrivò primo a 44 anni e 237 giorni.

Rossi potrà anche provare a vincere su due circuiti dove mai è arrivato primo in MotoGP: Austin e Aragon. Marc Marquez confermerà la sua predilezione per il GP delle Americhe? Lo spagnolo detiene ogni primato su questa pista: 3 vittorie, record del circuito e miglior pole. Lui e Honda sono pronti anche a infrangere il loro tabù rappresentato dal GP del Giappone dove il talento di Cervera non ha mai vinto nella classe regina. Infine Lorenzo, il maiorchino è ancora alla ricerca del successo ad Austin, al Sachsenring, a Sepang e in Argentina, sarà l’anno buono per provare a dettare legge su queste piste?

I costruttori daranno il massimo per primeggiare nella classifica a loro riservata. Yamaha cercherà di aumentare il numero di vittorie nella classe regina, 65, accorciando il divario che la separa da Honda, dominatrice con 103 gradini più alti. Suzuki proverà invece a centrare il suo secondo successo dopo che l’australiano Chris Vermeulen vinse sulla moto di Hamamatsu il GP di Francia nel 2007. L’ultima vittoria Ducati risale a Phillip Island nel 2010; in sella alla Desmosedici c’era il bike-man Casey Stoner. Da allora Honda e Yamaha con i portacolori Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo, Valentino Rossi, Marc Marquez e lo stesso Stoner hanno dominato. La moto italiana nel 2015 ha dimostrato di essersi avvicinata molto alle avversarie giapponesi. I due Andrea (Iannone e Dovizioso) guidati dalla sapiente mano dell’ultimo Campione del Mondo in casa Ducati sapranno vincere questa stagione?

Nel 2016, per il quindicesimo anno consecutivo, il circuito Ricardo Tormo di Valencia ospiterà la gara finale della stagione e, ancora una volta, potrà decidere il campionato come avvenuto nel 2006, 2013 e 2015.

L’anno scorso ci sono stati due podi interamente italiani in Qatar e a Silverstone mentre a Valencia i primi tre posti sono stati conquistati da piloti spagnoli. I corridori statunitensi sono arrivati nelle posizioni che contano 24 volte in MotoGP mentre i britannici sono fermi a 23 podi. Nel 2016 con Cal Crutchlow, Bradley Smith e Scott Redding la possibilità degli inglesi di superare gli americani è alta.

In termini di vittorie nella classe regina sono i piloti spagnoli a svettare: 101 primi posti per loro. L’Italia segue non lontana ma con dieci vittorie in meno, 91. Nel 2016 la sfida potrebbe riaprirsi. Altri primati: Marquez potrebbe superare il più esperto Dani Pedrosa nel numero di vittorie in MotoGP™;  Marc #93 in tre stagioni ha già vinto ben 24 GP e, attualmente, vanta gli stessi primi posti del mitico Wayne Rainey, quattro in meno del suo compagno di squadra.

 


Tags: Yamaha honda rossi lorenzo marquez

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