Marquez chiede scusa a Iannone, Lorenzo pensa al successo

Il contatto tra Marquez e Iannone, nel corso delle seconde libere in Malesia, è costato caro al pilota di Vasto, uscito dolorante al braccio sinistro ed arrabbiato. A lui sono arrivate le scuse dello spagnolo della Honda: "Sono già andato a chiedere scusa ad Andrea perché c'è stato un piccolo contato e lui è caduto. Ero molto lontano, ma in staccata mi sono avvicinato molto. Mi sono trovato all'interno proprio quando lui ha iniziato a curvare ed ho provato a fermare di più la moto, ma mi si è bloccata la ruota anteriore, quindi ho dovuto mollare il freno per non cadere e sono arrivato toccarlo. Andrea comunque ha accettato le scuse ed è tutto ok". Il Cabroncito ha poi commentato le prove, dicendosi convinto che la sua RC213V possa migliorare soprattutto sull'asciutto: "Sono contento di come è andata oggi. E' vero che questa mattina ho finito solo quarto, ma ero a posto con il setting della moto. Pomeriggio è andata abbastanza bene anche con il bagnato, ma domani proveremo a fare uno step soprattutto sull'asciutto, che è dove dobbiamo migliorare di più". Concentrato solo sul risultato invece Jorge Lorenzo, che dopo un primo e un terzo tempo nelle libere punta a continuare la striscia di successi per poter sperare ancora nel secondo posto finale in classifica: "Anche se sarà molto dura, il mio obiettivo è di provare a vincere queste ultime due gare. Questo solitamente è un circuito favorevole alla Honda e i loro piloti sono in forma, quindi non sarà facile. Però mi piacerebbe finire il Mondiale al secondo posto, perché è la posizione migliore che si può raggiungere se non si vince il Mondiale. Sarebbe importante dopo un avvio di stagione difficile come il mio. Honda e Yamaha sono moto molto diverse, ma nelle ultime gare siamo arrivati ad avere delle perfomance molto simili. Abbiamo vinto le ultime gare, anche se magari ad Aragon ed in Australia lo abbiamo fatto più per gli errori degli altri che non perché fossimo effettivamente più veloci. Però il risultato finale conta sempre".

Stefano Grandi