Rossi: "Marquez si è avvicinato a me". Lorenzo: "Ingiusto che sia ancora a -7"

Polemiche, veleni e stilettate al termine del Gran Premio di Malesia a Sepang. Sotto accusa il contatto tra Valentino Rossi e Marc Marquez, con tanto di calcetto del Dottore allo spagnolo che ne ha provocato la caduta. "Ho perso molto tempo con Marc e alla curva 14 sono andato largo per prendere una linea migliore, poi io con lui avevo problemi, credo si sia avvicinato lui", si difende Rossi. "È un peccato perché in una gara normale potevamo battagliare con Jorge e ora, invece, il campionato sarà molto più difficile". Già, Jorge Lorenzo. Anche lo spagnolo della Yamaha è contrariato, si aspettava una punizione più severa per il compagno di scuderia: "Non credo di aver disputato gare più calde e difficili di questa a livello fisico, faceva tanto caldo ed è stato molto difficile, ma ne è valsa la pena, il titolo è ora più vicino. Penso che a Valentino non servisse quel gesto di allargare la gamba con Marquez e penso che sarebbe stata giusta una sanzione più congrua. Arrivo a Valencia ancora a -7 e non considero giusta la decisione della direzione gara". Alla crociata tutta spagnola anti Rossi si accoda Dani Pedrosa, vincitore a Sepang: "È stata molto dura e molto difficile, una gara caldissima e molto difficile. Abbiamo fatto un ottimo lavoro, stiamo crescendo sempre, ma sono molto contento. Adesso cerchiamo di finire la stagione in questo modo. Rossi-Marquez? Peccato che sia finita così, ora si farà più duro il futuro fra di loro, vediamo come va a finire. È stata una lotta molto aggressiva, forse caricata dalle parole del giovedì. Vale voleva prendere Lorenzo, Marc credo volesse fare terzo, ma fino alla caduta mi sembrava tutto ok, però non capisco il movimento della gamba, vorrei vederlo meglio, ma non è una situazione buona. Non lo vedo come un gesto naturale, piuttosto come una spintarella".